I negozianti: «Sì  all’isola in centro» 

La maggior parte è favorevole, ma solo se si riqualifica la zona Pochi i contrari: è già un deserto, per noi sarebbe la fine 

AVEZZANO. Commercianti del perimetro isola pedonale perlopiù favorevoli all'idea di pedonalizzazione dei due piccoli tratti di via Corradini e corso della Libertà. Cinque su sette aprono la porta all'istituenda area pedonale permanente, ma con precisi paletti sulla qualità dell'opera, l'animazione e il recupero di parcheggi, mentre due titolari delle attività bocciano il progetto del Comune senza appello: «Qui è gia un deserto».
CUOIERIA FIORENTINA. Ma partiamo dalla prima tappa del viaggio nell'isola che ancora non c'è: la “Cuoieria Fiorentina”. Qui, la titolare, Fabiola Calisi, con nella mente il modello Firenze, dove è stata nel week-end col marito, seppur favorevole al progetto, stenta a immaginare un rilancio del centro cittadino soltanto con l'istituzione dell'isola pedonale. Anzi. «Qui»« afferma la Calisi, «non siamo in un posto turistico, per avere una chance di successo la pedonalizzazione va pianificata in ogni dettaglio sia in termini di arredo urbano, sia di animazione continua. Senza questi presupposti non penso ci siano possibilità di successo».
OTTICA & STYLE. Sulla stessa lunghezza d'onda c'è il giovane titolare dell'Ottica & Style D'Amore, Mauro Fracassi. «L'idea dell'isola pedonale è buona», spiega Fracassi, «però la riqualificazione dell'area da pedonalizzare deve essere effettuata con interventi e materiali di alto livello, mentre va elaborato anche un ricco e variegato calendario di eventi. Senza un'animazione continua per rendere attrattivo il centro cittadino anche alle persone che vivono nel circondario, è chiaro a tutti che non si va da nessuna parte. Anzi. Si darebbe la mazzata finale alle attività del centro che già vivono una situazione non proprio facile». Per Calisi e Fracassi, quindi, l'isola si può fare, ma in versione salotto buono e attrazioni continue, altrimenti è meglio lasciar perdere.
PIZZERIA CORRADO. Stefano Mosca, titolare della Pizzeria Corrado, invece, alza un muro invalicabile all'ipotesi isola, bocciata senza se e senza ma. «Sono assolutamente contrario alla chiusura del centro», scandisce Mosca, «perché già ora la gente non c'è, mentre con la pedonalizzazione qui diventerà un vero e proprio deserto». E per rafforzare la sua assoluta contrarietà Mosca cita ad esempio in negativo la chisura estiva: «l'isola già non richiama gente quando le temperature sono gradevoli», aggiunge il ristoratore, «figuriamoci con il freddo d'inverno».
LIBRERIA RUSCONI. Pensiero inverso per la titolare della Libreria Rusconi. «Penso che l'isola sia una buona idea», dichiara Michela Bartolucci, «purché gli interventi di riqualificazione siano di ottima qualità e ci sia anche un dopo, ovvero, un progetto di animazione: le persone vengono se il richiamo è forte».
GIANCARLO DI DONNA. Tranciante il giudizio del titolare di Giancarlo D. «Qui l'isola c'è già», attacca Giancarlo Di Donna, «è il deserto del centro. Per il commercio il quadro è disperato, con la pedonalizzazione non si farebbe che peggiorare la situazione frutto avvelenato del proliferare dei centri commerciali. Per rilanciare il centro non basta un cerotto ci sono problemi strutturali da risolvere».
MAISON SUISSE. Ok all'isola pedonale, ma con prescrizioni, dal titolare della gioielleria Maison Suisse, soprattutto per quanto riguarda i parcheggi. «Non ho particolari obiezioni all'isola pedonale», afferma Ugo Mastropietro, «purché la questione sia affrontata sulla base di un ragionamento complessivo che comprende la riqualificazione e valorizzazione dell'area interessata con il recupero dei parcheggi e, ovviamente, l'animazione».
IPPOLITI COLLECTION. Il viaggio tra favorevoli e contrari si chiude con un piccolo colpo di scena: Davide Ippoliti propone l'ampliamento dell'isola. «Cambiare per provare a migliorare mi trova in sintonia, purché sia un cambiamento all'insegna della qualità e dia movimento alla città», dice il giovane titolare di Ippoliti Collection, «ma per testare meglio la scommessa della pedonalizzazione l'area poteva essere più ampia su via Corradini tra via Montegrappa e via Trieste; mentre su corso della Libertà si potrebbe chiudere fino all'incrocio con via Bagnoli e, all’inverso, all'edicola vicino alla cattedrale in via Cataldi».
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