Censimento della Confcommercio per stimare il numero dei forni in grado di riprendere l’attività in provincia

I panifici pronti a riaprire nell’Aquilano

Molti locali sono agibili, chiesto l’intervento di Bertolaso e prefetto

L’AQUILA. Pronti a riaprire i panifici dell’Aquilano. Il Comitato direttivo provvisorio della Confcommercio ha effettuato un censimento dei forni agibili, in procinto di riprendere l’attività di distribuzione sul territorio di pane e prodotti dolciari. «Nella riunione del 29 aprile, con il presidente nazionale di categoria, Conti, abbiamo fatto il punto sulle attività che sono nelle condizioni operative e igienico-sanitarie idonee per fornire il pane ai 40mila cittadini sfollati», dice la Confcommercio, «abbiamo chiesto un incontro urgente col sottosegretario alla Protezione civile, Bertolaso, e con il prefetto dell’Aquila, Franco Gabrielli.

«L’obiettivo», fanno sapere, «è quello di procedere alla definizione delle migliori offerte e far tornare a far mangiare ai nostri concittadini il pane della propria terra. Anche per contribuire, seppure in piccola parte, a tornare sulla strada della normalità persa».

«Esprimiamo gratitudine», affermano il direttore della Confcommercio, Celso Cioni, e il presidente Roberto Donatelli, «per la tempestività e l’efficienza dei soccorsi ricevuti in seguito alla catastrofica scossa del 6 aprile che ha colpito il nostro territorio, determinando vittime innocenti ed enormi danni materiali e morali. Un particolare ringraziamento va ai volontari della Protezione civile, ai vigili del fuoco, a tutti i corpi delle forze dell’ordine che hanno alleviato le sofferenze di oltre 70mila aquilani. Vogliamo ringraziare il Prefetto dell’Aquila che si è reso subito disponibile a trovare soluzioni. Alle diverse emergenze. La solidarietà dimostrata, in particolare dagli abitanti della costa che hanno accolto a braccia aperte gli aquilani, ci ha dato grande forza». La Confcommercio annuncia le iniziative per far ripartire il mercato, in primis la costituzione di un comitato direttivo provvisorio, che ha elaborato gli elenchi dei panifici regolarmente agibili e attivi, di quelli del centro storico, a cui è impedito l’accesso e dei panifici che, pur agibili, non sono in grado di riprendere l’attività a causa della sospensione dell’erogazione del gas metano.

«Vogliamo rendere noti i risultati del censimento», sottolinea la Confcommercio, «con l’intento di fornire alle autorità competenti un quadro completo della situazione esistente. Molte attività sono nelle condizioni operative e igienico-sanitarie per riprendere l’attività. Chiediamo, quindi, un incontro urgente con il Prefetto e il sottosegretario, Bertolaso, per dare il via alla panificazione nei forni aquilani».

Dal censimento risulta che tutti i panifici del centro storico non sono accessibili. Non possono riprendere l’attività, per mancanza di fornitura di gas, i forni di Peppinella, Trippitelli e Vincenzo Placidi.
 Sarebbero in grado di funzionare regolarmente, invece, i panifici De Luca (Borgorose), Dufrusine (Pile), Ciuffetelli (Paganica), Mei e Chelli (Bazzano), Agriforno (San Gregorio), Antica Tradizione (Poggio Picenze), Battistella (Castelvecchio Calvisio), Petronio (Castel del Monte), Antica Forneria Norscia (San Demetrio), De Rubei (Gagliano Aterno), Fabrizi (Castel di Ieri), Sarra (Goriano Sicoli), Andreoni (Rocca di Mezzo), Dolce forno Maria (Capestrano), Baiocco (Montereale), Mazzaferri (Capitignano), Forno Ferroni (Ville di Fano), Fracassi (Marana di Montereale), Cialfi (Colle di Paganica di Montereale), Rampini e I Miracoli del grano (Tornimparte), Scaramella (Lucoli).