I sindacati: «È l’unica soluzione possibile per tutelare gli attuali livelli occupazionali»

Ieri i dirigenti LFoundry hanno incontrato i sindacalisti per metterli al corrente della situazione. Per il personale indiretto l’assenza sarà di 10 giorni di contratti di solidarietà (50 per cento...

Ieri i dirigenti LFoundry hanno incontrato i sindacalisti per metterli al corrente della situazione. Per il personale indiretto l’assenza sarà di 10 giorni di contratti di solidarietà (50 per cento delle ore lavorabili) e tre di ferie (20 per cento delle ore lavorabili). Per il personale diretto l’orario di lavoro sarà soggetto a variazioni legate al cambio di software. Secondo l’azienda sarà del 30% in media. «La sovrapposizione dei due eventi», hanno spiegato le Rsu di stabilimento, «il passaggio al nuovo sistema e l’abbassamento di loading causata delle fluttuazioni di mercato, ci consentono di affermare con piena consapevolezza che la scelta dell’utilizzo di questo ammortizzatore sociale sia stata l’unica possibile a tutela della retribuzione e della conservazione dei livelli occupazionali». Secondo Andrea Campione (Uilm-Uil) «il prossimo mese, e forse anche a maggio, ci sarà un forte calo della presenza in tutto lo stabilimento, i duplici fattori ci rendono preoccupati su ciò che accadrà in termini di ore lavorate e quindi di retribuzione. Tuttavia se non avessimo avuto un accordo di contratto di solidarietà, con qualsiasi altro ammortizzatore l’impatto economico sulle famiglie sarebbe stato maggiormente invasivo. Il contratto di solidarietà, oltre a impedire licenziamenti collettivi garantisce maggior retribuzione». (e.b.)