I sindacati Bper: «No ad altri scippi contro L’Aquila»

Messaggio dei sindacati al direttore territoriale Fornaciari: «Servono garanzie per mantenere i servizi attivati in città»

L’AQUILA. Ancora polemiche attorno alla riorganizzazione della Bper in Abruzzo. Le rsa aziendali Dircredito,Fabi, Fiba Cisl, Fisac Cgil intervengono alla luce dell’intervista rilasciata al Centro l’8 ottobre dal direttore della Divisione territoriale Tarcisio Fornaciari, il quale «ha definito la ricostruzione “un onere” (no comment.....) e smentendo con forza l’eventualità di chiusure di sportelli nel territorio, ha affermato – stando a quanto riportato – che un simile evento “.....non è assolutamente in programma. A oggi non c’è proprio nulla”. Si tratta di un’affermazione sorprendente in quanto, nonostante i numerosi interventi – istituzionali e non – apparsi sugli organi di stampa nelle ultime settimane, tale ipotesi non era stata mai ventilata. Siamo fortemente perplessi per quella che appare come una “excusatio non petita”, anche perché le parole del direttore territoriale sono state contraddette dal vice dg della Bper Area Affari, che in un'intervista pubblicata il 9 ottobre sulla Gazzetta di Modena ha invece presentato il progetto di “riorganizzazione della rete distributiva” finalizzata alla “razionalizzazione dei costi”, specificando, a scanso di equivoci, che oggi non hanno più senso “politiche di apertura delle filiali che hanno portato ad aprire quasi uno sportello per quartiere”. Pur dovendo purtroppo constatare come, ancora una volta, la Bper si riveli un interlocutore poco attendibile, non possiamo che richiamare con forza l’azienda al mantenimento degli impegni formalmente assunti al momento dell’incorporazione della Carispaq in Bper. Ricordiamo infatti, che, oltre alle filiali presenti sul territorio, in città lavorano ancora circa 70 persone che prestano la loro opera in presìdi e uffici che effettuano lavorazioni per la Bper e le altre banche del gruppo. Temendo che anche tali presìdi e poli di lavorazione possano essere soppressi o trasferiti in altri territori, chiediamo garanzie per il mantenimento di questi posti di lavoro, auspicandone anzi un incremento che consenta la ricollocazione dei numerosi colleghi uscenti da uffici della Direzione territoriale e dell’Area di Avezzano ormai in fase di smantellamento, potendo contare su locali, attrezzature e soprattutto elevate professionalità già presenti sul territorio e quindi senza aggravio di costi per la Bper. Invitiamo pertanto con fermezza le istituzioni, la Fondazione Carispaq e le associazioni di categoria aquilane a opporsi a un ulteriore impoverimento del nostro comprensorio dovuto a nuovi e sciagurati tagli occupazionali».