I volontari della legalità nell'ex casa del boss della Banda Della Magliana

Affidata agli studenti la èilizia della casa confiscata al presunto cassiere della banda Enrico Nicoletti

SCURCOLA. Pala, guanti e sacchi dell'immondizia: così si va a lezione di legalità. Nell'immobile sequestrato al presunto cassiere della Banda della Magliana, Enrico Nicoletti, 9 giovani provenienti da varie parti d'Italia stanno lavorando per rivitalizzare l'area e dare un segnale di speranza. Il campo, organizzato da Libera Marsica e dall'associazione "Mani e piedi", con la collaborazione dell'amministrazione comunale di Scurcola Marsicana, permetterà ai ragazzi anche di entrare in contatto con il territorio attraverso incontri e dibattiti tematici. Domenica 31 arriverà la seconda squadra, con 12 giovani che si attiveranno per terminare il lavoro iniziato dai loro amici.

Una maglia rossa con uno slogan contro le mafie e la voglia di dare un pugno all'illegalità. Si presentano così i nove ragazzi alle prese in questi giorni con la pulizia del bene confiscato alla Banda della Magliana negli anni Settanta. Giulio Cardinali, 23 anni da Perugia, ha aderito al progetto «perché lascia un segno tangibile su un territorio colpito dalla mafia». I ragazzi, tutti universitari, ogni giorno ricevono il sostegno delle persone che passando notano il loro lavoro e si complimentano per quello che stanno facendo. Silvia Falcone, 24 anni di Scurcola, responsabile del campo, è sicura che «questa attività può rappresentare un messaggio chiaro per far capire che la legalità nasce dalle cose piccole».

«Ho sempre fatto volontariato», ha raccontato Anna Lucia Corfiati, 24 anni, di Rimini, «e quest'anno ho deciso di impegnarmi attivamente contro l'illegalità scendendo in campo con Libera».

Elena Antonin, 21 anni, e Roberta Catania, 23, della provincia di Bolzano, Annagloria Costantini, 19enne di Pescara, Paola Corcelli, 20 anni di Bari, e Marilena Palone, 22 anni di Roma, ogni giorno insieme ai loro amici lavorano al campo, assistono agli incontri pomeridiani, e a turno cucinano. Il campo è all'insegna dell'ecosostenibilità. «L'attività di studio e formazione è fondamentale per la crescita dei ragazzi», ha evidenziato Elettra Di Cristofano, assessore al Sociale, «con il campo puntiamo alla riqualificazione del sito per il quale l'amministrazione, insieme a Libera e al Corpo forestale, ha in mente un progetto per fare in modo che nel campo possano lavorare i giovani del posto». (e.b.)

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