Il Centro salute mentale cambia sede 

Trattative Asl per risolvere i disagi di centinaia di pazienti marsicani: si punta al trasferimento in un’ala del Noesis

AVEZZANO. Spostamento in vista per il degradato Centro di salute mentale di Avezzano. Per risolvere una volta per tutte i pesanti disagi delle centinaia di utenti di tutta la Marsica e del personale della struttura socio-sanitaria a rischio di chiusura dopo l’ispezione dei carabinieri del Nas di Pescara e l’ultimatum del sindaco Gabriele De Angelis, la Asl sta cercando una sede provvisoria idonea. L’operazione, se tutto andrà per il verso giusto, giungerà alla meta entro l’inizio di febbraio: al momento, l’ipotesi più gettonata per il trasferimento temporaneo del Centro di salute mentale di via Di Gianfilippo (ex via Salto), sarebbe quella del centro Noesis, che ospita giù le aule di alcune scuole.
Le trattative sono in corso, mentre nel Centro di salute mentale, dove l’ingresso è sempre deturpato dalla piccola discarica di vecchie sedie e materiali usurati in attesa di smaltimento, sono in corso gli interventi tampone (di 13mila euro) affidati dalla Asl a un’impresa per ridare a qualche stanza, ai bagni e alla sala d’attesa un minimo di decoro. Nella speranza che basti a evitare il rischio di chiusura a opera dei militari del Nas, che hanno certificato un quadro clinico a dir poco preoccupante nel Centro di salute mentale, oppure dell’amministrazione: il sindaco, infatti, dopo l’ispezione del nucleo dei carabinieri di Pescara – qualche giorno dopo il grido d’allarme di un padre disperato, rilanciato dall’assessore al Sociale, Leonardo Casciere – ha intimato all’Azienda sanitaria locale guidata da Rinaldo Tordera di eliminare le pesanti criticità segnalate dai carabinieri del nucleo antisofisticazioni. Ultimatum che scade nel fine settimana.
Lasso di tempo che, alla luce dei lavori in corso, ancora tutti da fare sia nella sala d’attesa che nei bagni degli utenti e del personale sanitario, sembra comunque insufficiente per completare l’opera.
Un motivo in più per l’Asl, quindi, per trovare velocemente una sede idonea alternativa dove trasferire velocemente il centro di salute mentale. Anche perché, con l’intervento di riqualificazione generale della struttura alle porte (680mila euro in fase di assegnazione), sollecitato anche dal segretario provinciale della Uil-fpl, Antonio Ginnetti, si tratterebbe soltanto di un piccolo anticipo, utile però, per evitare possibili guai, ma soprattutto, per mettere finalmente la parola fine a quei tanti, troppi disagi, di centinaia di pazienti di tutta la Marsica, senza dimenticare il personale, che vivono già in situazioni non facili. Anche, e soprattutto, per una questione del rispetto che si deve alle persone più fragili.
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