Il Comune dichiara guerra all’evasione Segnalazioni al Fisco sui redditi sospetti

Siglato l’accordo con l’Agenzia delle Entrate, l’ente incasserà il 30% delle somme riscosse.

AVEZZANO. Le informazioni sui presunti evasori fiscali residenti ad Avezzano consentiranno al Comune di incassare il 30 per cento delle maggiori somme riscosse dall’Agenzia delle Entrate. Questo in soldoni i vantaggi del protocollo d’intesa siglato ieri da Comune e Agenzia delle Entrate, con l’intento di sostenere la fiscalità legale senza ricorrere a metodi vessatori, ma come tentativo di moralizzazione verso coloro che non adempiono al proprio dovere di contribuenti.

L’accordo è stato ufficializzato dal sindaco Antonio Floris e dal direttore regionale dell’Abruzzo Giovanni Achille Sanzò. Presenti anche il vice sindaco di Avezzano con delega al Bilancio Iride Cosimati, il direttore dell’Agenzia di Avezzano Serafino Colaiuda, il capufficio del Servizio contribuente regionale Gaetano Del Papa e Giovanni Imparato, responsabile comunicazione. In base all’accordo, l’amministrazione comunale, grazie alla conoscenza del proprio territorio, si impegna a fornire all’Agenzia delle Entrate informazioni utili a migliorare e rendere più efficace l’attività di accertamento dei tributi erariali. In contropartita, secondo la normativa vigente, alla municipalità spetterà la compartecipazione alle maggiori somme, definitivamente riscosse, nella misura del 30 per cento.

In concreto, il Comune di Avezzano segnalerà al fisco, soggetti e situazioni che evidenziano fatti rilevatori di capacità contributiva (ad esempio possesso di beni di lusso in assenza di redditi dichiarati) ovvero in cui si manifestano possibili comportamenti evasivi od elusivi, in particolare nel settore del commercio, delle libere professioni, dell’edilizia e delle residenze fittizie all’estero. I dati elaborati dal Comune saranno trasmessi all’Agenzia attraverso la procedura informatizzata Siatel, in uso negli Enti locali, come segnalazioni qualificate. Questa modalità garantisce uno scambio di informazioni con l’anagrafe tributaria, che a sua volta dispone gli accertamenti.