Il Cristo morto sfila nella zona rossa Scorta dei pompieri

Molinari scrittore del testo teatrale della Passione «Elezioni? Non dite ai vescovi di farsi da parte»

L’AQUILA. Cristo morto in zona rossa scortato dai pompieri nel giorno del Venerdì Santo. Rappresentazione teatrale della Passione martedì 30 alle 19 a Collemaggio con testo scritto dal Molinari teologo. La Chiesa aquilana prepara i riti della settimana santa, ma riflette anche sulle ricostruzione, sulle conseguenti polemiche e sull’imminente voto amministrativo chiamando a raccolta gli aquilani: «Tutti devono andare alle urne», dice l’arcivescovo, «io sarò il primo a farlo nel mio solito seggio 1».

VESCOVI E VOTO. «Non si può chiedere che i vescovi debbano farsi da parte nel dibattito elettorale». L’arcivescovo risponde così alle valutazioni del capogruppo del Pd al Senato Anna Finocchiaro, che aveva suggerito di separare la sfera etica da quella politica. «È chiaro che il cristiano è un uomo libero, e decide come vuole nel segreto dell’urna, ma una rappresentante di un certo gruppo politico non può dire ai vescovi di rimanere fuori, anzi parlino pure, ché poi i cattolici fanno come gli pare. Se un cittadino è cristiano sa che l’aborto è un crimine e uccidere non si può. Le questioni del rispetto della vita dal concepimento alla morte naturale non sono negoziabili». E come la mettiamo con i temi sociali, con i respingimenti degli immigrati alle frontiere? «Il problema», risponde l’arcivescovo, «non si può risolvere con uno slogan.

Il cristiano dev’essere a favore dell’accoglienza degli immigrati ma non si può neppure chiedere allo Stato di non tutelarsi da quella che può diventare un’invasione, specie se si parla di una problematica che può essere ricondotta in ambito internazionale». Esiste un partito-modello per i cattolici? «Molti partiti cercano di piegare la dottrina sociale della Chiesa al loro punto di vista e questo non va bene. Occorrerebbe maggiore coerenza dai politici che si dicono cattolici. Per chi votare, allora? «Per chi rispetta la vita ma anche per chi è attento ai temi del lavoro, della povertà, dell’accoglienza».

CARRIOLE. Un passaggio anche sul popolo delle carriole. «Buona l’idea, come segno per dare una scossa, ma sono i politici a dover aggredire questo problema. Eppoi, su questo popolo delle carriole, vorrei capire un po’ meglio se davvero è formato da tutti aquilani, se lo fanno per portare avanti la causa aquilana oppure se c’è qualcuno da fuori che si intromette e si infila per strumentalizzare la situazione. Non possiamo illuderci di risolvere il problema delle macerie. Certo che come segno, come richiamo alle autorità fanno una cosa buona. Ma serve un appello a tutti gli amministratori e ai politici».

VENERDÌ SANTO. La processione del Cristo morto 2010, saltata l’anno scorso in concomitanza con i funerali solenni delle vittime del terremoto, si terrà in forma ridotta sia nel percorso sia nella partecipazione. L’uscita è prevista alle 20 di venerdì 2 aprile dalla basilica di San Bernardino, da dove verranno messi fuori i simulacri che non hanno avuto danni dal terremoto, portati all’esterno dai vigili del fuoco, e poi, lungo le vie della città, dai portatori tradizionali, confraternite e associazioni, che aspetteranno fuori della porta principale in attesa della consegna. Modalità inversa al rientro. La scorta d’onore del Cristo Morto è affidata al corpo dei vigili del fuoco in segno di riconoscenza e di ringraziamento per la vicinanza dimostrata al popolo aquilano.

Com’è nella tradizione aquilana, lo scorrere dei simulacri sarà accompagnato dal canto del Miserere del Selecchy. Al maestro Enzo Vivio tocca un compito non facile: in tempi brevi e con una popolazione ancora dispersa dovrà preparare coristi e musicisti impegnati a mantenere la tradizione che vedrà risuonare, quest’anno, lo straziante lamento delle parole e della musica in un centro storico martoriato dal sisma. La Curia aquilana sarà presente con l’arcivescovo Giuseppe Molinari e con il vescovo ausiliare Giovanni D’Ercole. L’arcivescovo, al termine della processione, benedirà i presenti. L’edizione 2010 si avvale del contributo economico dell’Arciconfraternita della Morte di Molfetta che ha voluto essere vicina all’associazione Cavalieri del Venerdì santo.

PASSIONE IN CHIESA. Martedì 30 marzo alle 19, a Collemaggio (ingresso gratuito, contributo facoltativo per beneficenza) rappresentazione sacra «Ite, missa est» a cura di Atam, «I Guardiani dell’Oca» e teatro «Florian».

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