Il fatturato vola e il Cogesa può assumere 20 precari

Gli incassi sono passati dai 10 milioni di euro degli anni scorsi ai tredici del 2015 Il presidente Quaglia: «E le tariffe a carico dei cittadini sono rimaste invariate»

SULMONA. Una crescita costante, con un aumento del fatturato che sfiora il 30%, la stabilizzazione dei lavoratori precari e un’attenzione sempre maggiore alla tutela dell’ambiente. È la fotografia che fissa l’azione del Cogesa nel corso del 2015, anno che ha sancito il consolidamento della società a capitale pubblico che gestisce il ciclo integrato dei rifiuti e che è arrivata a servire quasi la metà dei Comuni della provincia dell’Aquila, dai confini con il Molise a quelli con il Lazio. In tre anni il Cogesa ha avuto una crescita esponenziale passando da un fatturato di 9.732.665 dell’anno precedente ai 13.037.941 del 2015. «Ci preme evidenziare che le maggiori entrate non sono state determinate da un aumento delle tariffe, che sono rimaste invariate rispetto al passato», spiega il presidente Giuseppe Quaglia, «ma dall’espansione dell’attività su nuovi Comuni». Altro elemento fondamentale che ha caratterizzato l’azione della società nel 2015 è stata la stabilizzazione dei lavoratori precari, compresi quelli assorbiti dai vari Comuni che hanno affidato il servizio al Cogesa. In particolare, sono stati assunti sette lavoratori sull’area impianti, cinque autisti e altre sei persone per la raccolta. Tutte le assunzioni sono avvenute attraverso selezione pubblica. «La stabilizzazione del lavoro precario», aggiunge il presidente Quaglia, «rappresenta un risultato significativo in un momento caratterizzato da crisi e incertezza occupazionale. Dare sicurezza alle famiglie dei dipendenti è uno dei nostri obiettivi prioritari. La possibilità di programmare le attività aziendali a lunga scadenza ha consentito di ridurre il ricorso al lavoro occasionale sostituendolo con il lavoro stabile. Ora la società ha potenziato e allargato il fronte delle collaborazioni, e con i nuovi contratti sottoscritti possiamo contare su maggiori entrate, e quindi su una maggiore stabilità economica». Fondamentale è stata la collaborazione avviata con la società Asm e il Comune dell’Aquila, che conferisce nell’impianto di Noce Mattei materiali e rifiuti per un importo di circa 3 milioni all’anno. Per il 2016 Cogesa punta a estendere la raccolta differenziata “porta a porta” su altri 30 comuni. In questo modo il servizio domiciliare sarà erogato a tutti i comuni soci, risultato che al momento non può vantare nessun’altra società del settore.

Claudio Lattanzio

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