Alessio Vergari e la fidanzata Sara Sforza morta nello schianto sulla Tiburtina

LA TRAGEDIA NELLA MARSICA

Il fidanzato: «È morta tra le mie braccia» 

Il giovane ricoverato in ospedale. Il sindaco ha dichiarato il lutto cittadino. Oltre 4mila firme al ministro Bonafede

AVEZZANO. È ricoverato in ospedale ed è stato sottoposto a un intervento chirurgico. Ma le sue ferite più profonde sono nella mente. Alessio Vergari, 31 anni, parrucchiere di Aielli, era il fidanzato di Sara Sforza. Sedeva al suo fianco quando è avvenuto l’incidente.

leggi anche: Sara Sforza, la 23enne di Aielli morta nell'incidente causato da un ubriaco alla guida, già espulso dal territorio italiano Incidente Marsica: "Stato risarcisca famiglia della 23enne morta" Osservatorio nazionale Sostegno vittime chiede intervento pubblico nei casi di crimini commessi da stranieri espulsi dal territorio nazionale

«Quell’auto c’è piombata addosso come un missile, non potevamo evitarla», racconta il giovane attraverso il legale di famiglia, l’avvocato Lucio Cotturone, che ieri è tornato a trovarlo. In ospedale anche Fabio, il papà di Sara. «L’urto è stato tremendo», riprende il giovane ferito, «indossavamo entrambi la cintura di sicurezza. Sono riuscito a liberarmi subito e ho capito che la situazione per Sara era disperata, ma respirava. Mi è praticamente morta tra le braccia. Un’immagine che mi resterà impressa nella mente per tutta la vita».

Il sindaco di Aielli, Enzo Di Natale, ha proclamato il lutto cittadino e rinviato tutti gli eventi in programma per l'Epifania.

Intanto, l’avvocato Cotturone, di Celano, sta portando avanti anche una propria indagine difensiva per meglio chiarire quanto accaduto. Dopo aver duramente contestato la Procura per il mancato arresto del 25enne marocchino alla guida dell’auto investitrice, ieri sera Cotturone ha incontrato un uomo di Avezzano che ha soccorso i due fidanzati. Una testimonianza che può rivelarsi molto utile. Alle 22.30 di ieri oltre 4.400 persone avevano sottoscritto la petizione on line “Giustizia per Sara Sforza”, lanciata da Domenico Paris sulla piattaforma Change.org e indirizzata al ministro della Giustizia, Alfonso Bonafede.

L’opinione pubblica, sull’onda dell’emotività, ha condannato fermamente il mancato arresto del conducente dell’Alfa 159 che ha provocato lo schianto. Tiziano Genovesi, vice commissario provinciale della Lega, sostiene la petizione, visto che c’è «una giovane vita spezzata a causa di un sorpasso azzardato da parte di un marocchino risultato positivo ai test su alcool e droga, tutt’ora a piede libero e, tutt’ora in Italia, grazie al suo legale per aver impugnato in Cassazione il provvedimento di espulsione. Ringrazio le forze dell’ordine per i controlli effettuati a tappeto, ciò nonostante la Marsica piange Sara».

©RIPRODUZIONE RISERVATA