convegno oggi alle 9 nell’aula magna dell’università

Il mercato del lavoro tra sviluppo e legalità

L'AQUILA. «Lo sforzo comune deve tendere alla regolarizzazione del mercato del lavoro, a rendere più semplice il percorso di accesso, da parte delle imprese, a strumenti legali e a fornire nuove...

L'AQUILA. «Lo sforzo comune deve tendere alla regolarizzazione del mercato del lavoro, a rendere più semplice il percorso di accesso, da parte delle imprese, a strumenti legali e a fornire nuove ipotesi di sviluppo».

Si snoda su questo tracciato il convegno “Oltre la crisi. Sviluppo, lavoro e legalità”, in programma oggi all'Aquila, con inizio alle 9, nell'aula magna del dipartimento di Scienze umane dell'Università.

L'appuntamento è organizzato dall'Ordine dei consulenti del lavoro della provincia dell'Aquila, in collaborazione con il ministero del Lavoro e la Fondazione studi consulenti del lavoro. «Un'occasione», afferma Orazio Parisi, direttore della Direzione regionale ministero del lavoro, «per confrontarsi su un tema di stretta attualità: la riforma del lavoro prevista nello Jobs act. Ma si parlerà anche degli effetti economici del lavoro irregolare e della legalità, come condizione necessaria per lo sviluppo, l'occupazione e la sostenibilità del sistema previdenziale. Il personale ispettivo e i funzionari del ministero del Lavoro affrontano quotidianamente le difficoltà del contesto economico e del mercato del lavoro abruzzese e sono in prima linea per assicurare sicurezza e legalità nella complessa fase della ricostrzuione post-sisma che sta interessando la città dell'Aquila».

«Senza sviluppo non ci può essere lavoro», l'analisi del presidente del consiglio nazionale dei Consulenti del lavoro, Marina Calderone, «ma il lavoro deve essere etico, dignitoso e regolamentato, altrimenti non ci può essere sviluppo. L'economia sommersa, nel nostro Paese, ha assunto dimensioni tali da viaggiare in parallelo con il mondo legale». Riflessione condivisa da Francesco Blasini, presidente del consiglio dei Consulenti del lavoro della provincia dell'Aquila: «Contrastare gli effetti distorsivi e illegali del mercato del lavoro. È questo l'obiettivo da perseguire. Mi riferisco, ad esempio, all'affitto di manodopera da parte di finte cooperative, alle false maternità in agricoltura, all'assunzione fittizia di lavoratori extracomunitari. Tutto ciò nuoce al mercato del lavoro e frena lo sviluppo».

Ospiti del convegno il prefetto dell'Aquila, Francesco Alecci, il sindaco Massimo Cialente, il procuratore capo della direzione distrettuale antimafia, Fausto Cardella, il segretario generale del ministero del Lavoro, Paolo Pennesi, il direttore generale attività ispettive del ministero del Lavoro, Danilo Papa, il direttore centrale delle entrate dell'Inps, Gabriella Di Michele, il presidente del Consiglio nazionale consulenti del lavoro, Marina Calderone, il presidente della Camera di commercio dell'Aquila, Lorenzo Santilli e Giovanni Lolli, vicepresidente della Regione.

Monica Pelliccione

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