Il Parco realizza un’area faunistica nella Valle del Vasto

Al progetto partecipa con 50mila euro anche il Comune Tre sentieri per valorizzare le eccellenze della zona

L’AQUILA. La giunta comunale ha approvato un progetto preliminare proposto dal Parco nazionale del Gran Sasso per la realizzazione del parco faunistico nella Valle del Vasto. «Il progetto », si legge nella relazione illustrativa redatta dallo staff tecnico del Parco, «prevede due grandi capisaldi: da una parte il paese di Assergi e dall’altro il Santuario di Giovanni Paolo II a San Pietro della Ienca.

Il parco faunistico, che si estende nell’area prospiciente il massiccio del Gran Sasso nel versante sud, (il Vasto), è costituito da un sistema in successione di elementi funzionali e ludico-informativi, costituiti da tre diversi assi viari che, partendo dal centro di Assergi, si dipanano a pettine fino al Santuario di Giovanni Paolo II.

Si tratta, in sostanza, di tre percorsi: il primo, denominato sentiero religioso, parte dalla chiesa di Santa Maria dell’Assunta di Assergi e arriva al Santuario di Giovanni Paolo II, è lungo 4 chilometri ed è percorribile sia a piedi che in mountain-bike; il secondo percorso, denominato sentiero natura, parte da Assergi, si dipana sempre verso il santuario della Ienca, costeggiando il torrente Raiale e, a un certo punto, si biforca da una parte verso le Grotte Ienca e dall’altra verso il Santuario stesso.

Il sentiero natura è a sua volta arricchito dalla presenza di un ulteriore percorso parallelo. Si tratta del sentiero degli orti coltivati.

«Percorrendo tali sentieri», ha commentato l’assessore Lelio De Santis, «ci si potrà imbattere non solo in importanti realtà storico-architettoniche quali, ad esempio, la chiesa di Santa Maria della Pietà, risalente al 1525, o il Casale della Ienca o la Masseria Cappelli, nella Valle del Vasto, ma anche in tre aree faunistiche, destinate al mantenimento di animali selvatici, in condizioni semi naturali. Peraltro, una delle biforcazioni del sentiero natura, si interseca con l’ippovia del Gran Sasso, circuito ad anello di quasi 300 chilometri, percorribile a cavallo ma anche in mountain-bike. Si tratta, insomma, di un progetto che esalta la straordinaria ricchezza delle risorse naturali e storico- culturali del nostro territorio; un importante strumento di valorizzazione del Parco e dei suoi sistemi di offerta turistica». Il costo complessivo del progetto, ammonta a 1 milione e 304mila euro. Il Comune dell’Aquila ha deliberato di partecipare nella misura di 50mila euro.

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