Il Pdl: rinvio certo per le tasse

Critiche dalla Cgil: ignorate le richieste di sostegno alle imprese

L'AQUILA. Vergogna, danno e beffa per la Cgil. Cautela e rinvio certo per il Pdl. Città spaccata anche sul decreto di Berlusconi che prevede la restituzione, entro il 16 dicembre, in unica soluzione, al 100 per cento del totale, delle rate di tasse sospese in scadenza da gennaio a ottobre 2011. Stavolta, però, la crisi nazionale e sovranazionale potrebbe finire per schiacciare le rivendicazioni aquilane. Per Umberto Trasatti (Cgil) «l'aspetto delle tasse è vergognoso ma non è la sola emergenza aquilana che si chiama lavoro e impresa. C'è bisogno di interventi di sostegno alle attività produttive, che non ci sono stati. E se in presenza di un quadro del genere bisognerà tirare fuori 100 milioni di tasse a dicembre allora sì che si vuole uccidere il territorio. Nelle prossime settimane bisogna rilanciare la protesta. Se qualcuno pensa che, in questa situazione, si tornino a restituire, in unica soluzione, le tasse sospese, contrariamente a quanto avvenuto altrove, mi sembra di assistere a un dramma. E allora dico: vergogna. Non c'è solo il problema tasse che ogni 6 mesi ci costringe a stare col cappello in mano. Chiediamo da tempo un intervento risolutivo. Le tasse stanno dentro una piattaforma complessiva condivisa da tutti, sindacati e categorie, e finora ignorata dal governo».

A destra sono più tranquilli. Secondo Gianfranco Giuliante, assessore regionale Pdl, «lo spettro tasse è stato agitato almeno altre quattro volte finora e altrettante volte superato. Non so dire come andrà, ma le previsioni dovrebbero essere che, come sempre in queste circostanze, si aspetta l'ultimo momento ma poi anche in questo caso ci sarà il rinvio. Ci credo e lo auspico, data la situazione complessiva che stiamo vivendo in cui si cala la realtà dell'Aquila. La crisi è per tutti ma non prendere atto che qui viviamo una condizione particolare significherebbe farci pagare due volte. Al solito prevarrà il buonsenso. Mobilitazioni? ce ne sono state tante, ma in situazioni del genere non contano. Sono un rituale abbastanza stanco e se lo avessimo evitato 3-4 volte ci avremmo guadagnato in credibilità».

Per il consigliere regionale Pdl Luca Ricciuti «con la crisi attuale è impossibile avere provvedimenti adesso. Si arriva all'ultimo periodo dell'anno e lì si affronterà il discorso. Abbiamo delle rassicurazioni che il trattamento sarà come gli altri. Ma bisogna trovare gli spazi nel bilancio, compito non nostro ma di Tremonti, del parlamento. Ci vuole l'impegno di tutti. Nelle Marche si sono avuti 11 provvedimenti annuali di rinvio del pagamento e alla fine è stato fatto il taglio. Ci sarà ancora da faticare ma bisogna stare attenti, vigilare. Chiodi lo sta facendo. Se serve, noi del Pdl siamo pronti a fare molto di più delle mobilitazioni di piazza».

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