Il pm: Bertolaso innocente Parti offese: sarà battaglia

Il sostituto procuratore Picuti non chiama in causa l’ex capo della Protezione civile per la gestione dello sciame sismico nel periodo antecedente la scossa distruttiva

L’AQUILA. Tutto come previsto: la Procura ha chiesto di archiviare l’inchiesta Grandi Rischi bis a carico dell’ex capo della Proteziobe civile Guido Bertolaso accusato di avere ispirato i contenuti della riunione del 31 marzo 2009 dove i componenti della commissione lanciarono messaggi rassicuranti poi seguiti dalla catastrofe del 6 aprile.

Si tratta della seconda richiesta in tal senso dopo che la prima fu oggetto di un’opposizione delle parti offese che dette vita a un incidente probatorio nel quale furono chiamati a testimoniare i componenti della commissione in carica all’epoca del terremoto che distrusse L’Aquila.

Un incidente probatorio che le stesse parti offese ritenevano non potesse fornire elementi di valutazione di una certa sostanza. E, infatti, tutti si sono avvalsi della facoltà di non rispondere ad eccezione di Franco Barberi, il quale ha risposto fino a un certo punto scagionando ancora di più lo stesso Bertolaso. E dello stesso Gian Michele Calvi la cui deposizione è stata assai più breve. Un’udienza che nella parte finale ha avuto dei momenti di forte concitazione quando i testimoni, avvalendosi di un diritto, hanno deciso di porre fine alle deposizioni su invito dei loro avvocati i quali hanno affermato che si stava andando oltre le tematiche predeterminate che si potevano affrontare.

Ma le stesse parti offese erano consapevoli del fatto che quei testimoni non avrebbero certo potuto ribaltare le convinzioni della Procura come poi si è rivelato nei fatti. Di contro le richieste di ascoltare altre persone erano state respinte.

Le parti offese stanno ora studiando le mosse per non far chiudere questo filone investigativo e l’intenzione è quella di fare, a meno di ripensamenti, una nuova opposizione con ulteriori richieste istruttorie.

Che però dovranno essere accolte dal giudice Giuseppe Romano Gargarella. Altrimenti saranno davvero poche le possibilità di mandare avanti il procedimento penale.

Le parti civili sono rappresentate dagli avvocati Angelo Colagrande, Stefano Parretta, Gregorio Equizi, Wania Della Vigna, Franco Iadecola, Fabio Alessandroni.

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