Il premio Bonanni vinto dal poeta Roberto Deidier

Importante riconoscimento alla studentessa Federica Trasatti Ospite d'onore il letterato polacco Adam Zagajewski

L’AQUILA. Gremitissima platea di giovani ieri mattina all’Auditorium del Parco del Castello, per la cerimonia di premiazione della XIIIª edizione del Premio Letterario Internazionale «L’Aquila-Bper» intitolato a Laudomia Bonanni, la grande scrittrice aquilana che è entrata a pieno titolo nella storia della letteratura italiana del Novecento (martedì scorso è stato presentato un volume curato da Gianfranco Giustizieri che raccoglie le recensioni ai libri della Bonanni).

I giovani sono stati i veri protagonisti di questa edizione sin dall’individuazione del vincitore del premio, designato dalla giuria di qualità e una giuria composta di 10 studenti da Liceo Classico, Scientifico e Padagogico, presenti ieri in platea insieme a studenti della scuola media «Dante Alighieri».

Vincitore del premio per la “Sezione A – poesia edita”, secondo il giudizio di giuria di qualità e studenti, è stato Roberto Deidier, che ha partecipato al Premio Bonanni con «Solstizio. Poesia» (Mondadori).

Deidier, saggista, docente e poeta, ha ricevuto il premio dalle mani di Raffaele Marola, presidente del Concorso e Stefania Pezzopane, presidente della giuria.

«Da studente venivo spesso all’Aquila, mio padre lavorava qui, e preparavo i miei esami nella biblioteca di Palazzo Camponeschi», ha raccontato Deidier. «Proprio durante un viaggio, L’Aquila mi apparve coperta di nebbia, si scorgevano solo le cupole e le vette, ne scrissi una poesia. Mi sento molto legato a questa città, che merita profondamente di essere ricostruita e di tornare a vedere le cupole e non le gru».

Finaliste con Deidier, Cetta Petrollo, classificatasi seconda con «Recitativi d’amore e altre poesie» (Manni Editore) ed Elisa Biagini, terza con «Da una crepa» (Einaudi). Non assegnato il premio della sezione C, per autore con meno di 35 anni, mentre è Federica Trasatti, della terza E del liceo Scientifico dell’Aquila, la vincitrice della sezione per le scuole medie superiori.

A consegnarle il premio l’ospite d’onore del Concorso, il poeta polacco Adam Zagajewski, arrivato ieri all'Aquila.

«Sono riuscito a fare un giro per le strade della città, non vorrei rischiare di sembrare retorico», ha detto il poeta, «ma L’Aquila oggi è un simbolo, della vulnerabilità dell’esistenza umana. Sembra una città bombardata, e a voi, soprattutto ai più giovani, voglio ricordare il ruolo che può avere la poesia, è un modo per andare dentro il vostro essere più profondo e trovare un po’ di conforto».

La cerimonia, presentata quest’anno da Eva Martelli, ha visto la partecipazione di Ugo Capezzali nella lettura di brani di Zagajeweski e di un entusiasta Sergio Zavoli, senatore a vita, membro della giuria del premio.

Zavoli si è seduto tra i giovani e ha tenuto un lungo intervento tutto rivolto a loro: «Tenete in vita tutto ciò che apprendete a scuola e nella vita», ha detto ai giovani, attentissimi alle sue parole. «Dovete essere preparati a cogliere dalla scuola gli elementi che vi aiutano in una società tutta fondata sulla precarietà. E dedicatevi alla poesia», ha aggiunto. «Vi concede di abbandonarvi ai vostri sogni, vi accompagna a vedere la vita in modo più gentile, elevando il vostro intelletto».

Un ricordo speciale durante la mattinata, per Maria Luisa Spaziani, la poetessa anima della giuria del Premio sin dalla prima edizione e grande amante dell’Aquila, scomparsa quest’anno a 91 anni.

Barbara Bologna

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