Eugenio Coccia, rettore del Gran Sasso Science Institute

Il Premio Nobel alla fisica parla abruzzese, nel gruppo di lavoro anche il Gssi

I tre scienziati hanno registrato le onde gravitazionali grazie ai progetti Virgo e Ligo, cui ha collaborato il Gran Sasso Science Institute del rettore Eugenio Coccia

L'AQUILA. C'è anche l'Abruzzo nel Premio Nobel per la Fisica 2017 assegnato oggi a Stoccolma alle onde gravitazionali. Autori della rivoluzionaria scoperta Kip Thorne, Barry Barish e Rainer Weiss, i tre scenziati americani di Ligo, l'interferometro che ha registrato le onde gravitazionali. Un successo che parla anche abruzzese: lo studio, infatti, è frutto di una cooperazione internazionale a cui hanno partecipato gli esperimenti Virgo, di Cascina (Pisa) e Ligo di Washington. Nel gruppo di lavoro, che annovera 1004 studiosi appartenenti a 133 istituzioni di tutto il mondo fanno parte anche ricercatori del Gran Sasso Science Institute (Gssi), la scuola superiore di alta formazione post-universitaria che ha sede all'Aquila. Guarda l'assegnazione del Premio a Stoccolma.

Tra gli studiosi che hanno lavorato allo studio delle onde gravitazionali il rettore del Gssi, Eugenio Coccia, e i ricercatori Lorenzo Aiello (26 anni), Viviana Fafone (52), Matteo Lorenzini (39), Akshat Singhal (25), Shubhanshu Tiwari (27), Imram Khan e Gang Wang (31). Le flebili perturbazioni del campo gravitazionale provocate dallo scontro di due buchi neri sono state captate il 14 settembre 2015. alle 10,50 ora italiana. La notizia è stata accolta con grande entusiasmo dal Gssi che, per l'occasione, ha aperto le porte della sede aquilana di viale Crispi per seguire in diretta streaming, da Stoccolma, la cerimonia di assegnazione del Nobel.

«Finalmente, l'atteso riconoscimento per una delle scoperte più importanti dei nostri tempi: è un'enorme soddisfazione per il Gssi annoverare il professore Barish tra i membri del Comitato Scientifico. La sua presenza è stata importante per l'Istituto e per i nostri ricercatori che al Gssi proseguono la ricerca sulle onde gravitazionali». È il commento del rettore del Gran Sasso Science Institute dell'Aquila, Eugenio Coccia, da sempre nel gruppo internazionale di studiosi delle onde gravitazionali, la cui scoperta è stata premiata con il premio Nobel per la fisica. Tra i vincitori del premio il fisico sperimentale Barry Barish, professore emerito al California Institute of Technology e membro del Comitato Scientifico del Gssi. Le onde gravitazionali costituiscono uno dei capisaldi essenziali della Teoria della relatività generale formulata più di 100 anni fa da Albert Einstein e confermata sperimentalmente grazie alla collaborazione internazionale Ligo-Virgo e al funzionamento congiunto dei tre interferometri situati in America e in Italia.