Il questore boccia le ronde: no al fai da te

Festa della polizia in tono minore, consegnati encomi e lodi agli agenti che si sono distinti nelle operazioni sul territorio

L’AQUILA. Cerimonia in stile spending review quella di ieri in Questura per il 161° anniversario della Fondazione della Polizia. Il questore Giovanni Pinto nel suo intervento ha parlato dei dati locali. «L’Aquila vive una situazione del tutto unica nel panorama nazionale. Dopo un mio intervento si è detto che io non volevo il personale aggregato. Io volevo invece rimarcare che per funzionare una Questura ha bisogno di personale in servizio permanente. Prima avevamo 80 poliziotti aggregati, poi 50, adesso siamo scesi a 20. Se vanno via anche questi, e considerando il blocco del turn over e il mancato rimpiazzo del personale destinato alla pensione, senza un adeguamento del personale non saremo in grado di garantire i servizi. Ho scritto più volte facendo presente la situazione particolare e chiedendo un adeguamento della pianta organica. Ci preoccupano i furti nelle case abitate, ma non possiamo accettare che la reazione della popolazione sia il ricorso alle ronde. L’ho detto di recente negli incontri con la popolazione che ha desistito dall’adottare simili reazioni». Sono stati assegnati encomi e lodi. Per la Sottosezione di Pratola Peligna Luciano Bernardi ha ricevuto l’encomio, mentre Piero Di Giannantonio, Gaetano Di Censo, Susanna Ciampa, Attilio Di Loreto, Maurizio Margiotta e Fabio Placido hanno ricevuto la lode. Lode anche per Danilo Ciucci, Giuseppe Cieri, Claudio D’Orazio, Maurizio Ciancarella, Daniele Palummo, Vittorio Aprati, Luciano Del Rossi, Moreno Taverna (polizia stradale-squadra di pg); lode per Carmine Di Cato, Daniele L’Erario, Roberto Pizzoferrato, Renato Saccoccia, Giovanni Luciani, Ramon Safon Cavedo, Ciro Pulcina (commissariato di Sulmona); lode per Gaetano Del Treste, Luciano De Angelis, Carlo Sorgi, Angelo Almonte, Angela D’Alessandro, Giancarlo Di Martino, Michelino Durante (Avezzano); lode per Gian Luca Amicucci, Hermes Eramo, Carlo Sorgi e Costantino Colangelo (Avezzano). (r.p.)

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