Il Tar: «Sì alla sbarra, Santogna è dell’Aquila»

Ennesimo round a favore del Comune contro la resistenza di Leonessa per l’enclave nel Reatino

L’AQUILA. «Rimettete la sbarra al suo posto: Santogna è dell’Aquila».

Lo hanno stabilito i giudici del Tar del Lazio, chiamati a dirimere l’ennesima controversia tra il capoluogo abruzzese e Leonessa (fino al 1927 provincia dell’Aquila) per l’enclave aquilana di Santogna. Si tratta di una tenuta di circa 600 ettari, di cui circa 280 a uso pascolivo e oltre 320 a uso boschivo, da sempre curata dal Comune aquilano. Che nel 2013 ha effettuato un intervento di manutenzione sostituendo un vecchio cancello con una sbarra di delimitazione per l’accesso all’area, sulla strada Santogna-Albaneto.

Ma la sbarra della discordia era stata rimossa a luglio 2014 dagli operai mandati dal sindaco di Leonessa, l’avvocato Paolo Trancassini, secondo il quale il manufatto avrebbe impedito la fruibilità delle strade e il collegamento con le frazioni limitrofe. Da lì è nato un nuovo ricorso al Tar da parte del Comune dell’Aquila, che ha vinto la contesa ottenendo l’annullamento dell’ordine di demolizione. I giudici amministrativi hanno anche stabilito «il ripristino della sbarra illegittimamente rimossa, a cura e spese del Comune di Leonessa», che dovrà pagare anche mille euro di spese di giudizio e il compenso per il verificatore incaricato di visitare i luoghi della contesa. Il Tar ha ribadito un concetto già espresso e riconosciuto dalla Cassazione negli anni Novanta.

«Tra i beni appartenenti alla collettività dell’Aquila, è inclusa un’enclave demaniale all’interno del Comune di Leonessa, corrispondente al diruto castello di Santogna», hanno ricordato nel ricorso gli avvocati del comune capoluogo, Domenico de Nardis e Antonio Orsini. «Infatti, i beni appartenenti al demanio di uso civico sono fruibili soltanto dai cives della collettività cui essi appartengono e, quindi, dai cittadini dell’Aquila, con esclusione di qualunque agricoltore, allevatore o impresa boschiva non facente parte di detta collettività, se non espressamente autorizzato». Inoltre, «i fontanili nell’area demaniale non sono pubblici, bensì posti al servizio degli utenti dell’uso civico di pascolo o di coloro che se ne aggiudicano temporaneamente l’uso. E la strada Santogna-Albaneto non è vicinale bensì privata, ricadente all’interno della proprietà dell’Aquila».

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