Il vescovo ai politici: «Pensate ai poveri»

Monsignor Spina chiama a raccolta gli amministratori sui temi del disagio. In un anno triplicati gli assistiti alla mensa Caritas

SULMONA. Spopolamento, disoccupazione e perdita di servizi: il vescovo della diocesi di Sulmona-Valva Angelo Spina chiama a raccolta i sindaci nel tradizionale incontro di fine anno per fare il punto della situazione sui temi caldi del territorio. L’appuntamento è per oggi alle 17,30 nel Centro pastorale diocesano di viale Roosevelt. Al centro del dibattito saranno i temi del lavoro che non c’è, con le liste di collocamento che si ingrossano e le presenze alla mensa della Caritas che aumentano, ma anche il conseguente spopolamento del territorio dovuto alla perdita progressiva di servizi e facilitazioni varie. «Facciamo in modo che a Natale nessuno resti solo», è l’invito che ogni anno ripete il vescovo Spina. «Apriamo le nostre case all’accoglienza di persone sole e anziane, certamente ne conosciamo tante. Le nostre case diventino luogo di accoglienza perché ogni persona venga tirata fuori dalla solitudine. Apriamo le porte di casa nostra, soprattutto la porta del cuore. E se qualche porta restasse chiusa, quella della Caritas diocesana è sempre aperta, soprattutto il giorno di Natale». Dal 2011 il numero degli assistiti dalla mensa diocesana è triplicato, raggiungendo quota duemila, ben mille e cinquecento in più rispetto all’anno precedente. Erano, infatti, 500 nel 2010, 300 nel 2009 e 188 nel 2008. Ormai, sono più di una trentina i clienti fissi del refettorio di via Porta Romana, che nemmeno per le festività hanno il necessario per un pasto caldo, e che non sanno dove andare. Gli assistiti sono soprattutto coppie sposate, spesso giovani coppie, oppure famiglie in cui uno dei componenti ha perso il lavoro, ma anche pensionati soli. La gran parte vive anche in condizioni di precarietà abitativa, non potendosi permettere l’affitto di un appartamento, ed essendo quelli popolari già occupati, con le liste di attesa che si allungano a ogni bando. Molti vivono in case di pochi metri quadri divise in più persone, a cui si aggiungono famiglie in lite con uno dei coniugi che dorme in garage o in auto, o sfollati del sisma del 2009 ancora ospiti di parenti e amici. L’incontro di oggi sarà anche l’occasione per riflettere su quanto già è stato fatto e quanto c’è ancora da fare. Anche per la diocesi il 2016 è stato un anno intenso, a cominciare dal Giubileo straordinario della misericordia che ha portato nel comune di Popoli “Casa Zaccheo”, la struttura di accoglienza per persone in stato di bisogno. Lo stesso edificio sorgerà anche a Sulmona tra due anni, al termine dei lavori partiti nella vecchia sede della Caritas. In più, la stessa diocesi è finita nell’ipotesi di riorganizzazione avviata dalla Cei, con la soppressione, per ora, solo rinviata.

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