Immigrazione clandestina

Imprenditore edile prosciolto

Per Ferreri la difesa chiederà i danni per l’ingiusta detenzione

AVEZZANO. Era stato arrestato per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, ma è stato prima scarcerato dal tribunale del Riesame e poi prosciolto dal gup con una sentenza di non luogo a procedere. Le prove prodotte a carico di Antonello Ferreri, avezzanese di 32 anni, non sono state ritenute evidentemente tali da poter istruire un processo. L’uomo era accusato di aver fatto entrare in Italia ben 20 cittadini stranieri in relazione ai flussi migratori 2009-2010. Il gup del Tribunale di Avezzano, Maria Proia, lo ha invece assolto. La vicenda, che vede indagate 18 persone di nazionalità italiana, si sta via via concludendo in seguito ai nuovi risvolti investigativi e ai pronunciamenti della magistratura avezzanese. Ferreri, in particolare, era stato accusato di aver presentato più istanze alla Direzione provinciale del Lavoro, in qualità di amministratore delegato di una ditta edile, al fine di assumere alle sue dipendenze, in modo fittizio, cittadini provenienti da Bangladesh, Marocco e Pakistan, in relazione ai flussi migratori che abbracciano gli anni 2009-2010. Ferreri fu anche arrestato a maggio del 2012 dagli uomini della squadra mobile della questura dell’Aquila sulla scorta di un’ordinanza cautelare del gip Marco Billi. Venne scarcerato dal tribunale del Riesame dopo 15 giorni per mancanza di elementi indiziari. Secondo la difesa, rappresentata dall’avvocato Roberto Verdecchia, le intercettazioni non erano riconducibili a lui e anche la perizia calligrafica fatta a settembre 2015 e confermata all’udienza del 17 novembre 2015 davanti al gup di Avezzano Maria Proia lo aveva scagionato. La difesa sta già predisponendo la richiesta dei danni per ingiusta detenzione a favore del suo assistito. (p.g.)

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