Imprese in crisi, proposto un condono

Mari FIamma (Apindustria): il parlamento approvi il provvedimento a sostegno della ricostruzione

L’AQUILA. Un condono per l’Abruzzo, su sanzioni e penali, finalizzato a reperire risorse per la ricostruzione.

La proposta è del presidente di Apindustria Luciano Mari Fiamma, in vista dell’incontro con il governo, in cui si farà il punto sui fondi disponibili. Un condono, secondo l’Api, consentirebbe un notevole recupero dei crediti: soldi che potrebbero essere convogliati sulla ricostruzione, senza intaccare il bilancio dello Stato. «La Corte dei Conti, nel rapporto 2013», spiega Mari Fiamma, «ha dichiarato che l’amministrazione, negli ultimi dodici anni, ha emesso ruoli per 596,1 miliardi di euro, incassandone appena l’11,6%. Cifra confermata dal presidente di Equitalia, Attilio Befera, secondo il quale esiste una palese impossibilità di riscuotere. Alla luce di ciò, vista l’esiguità delle risorse disponibili per la ricostruzione dell’Aquila e dei comuni del cratere, proponiamo un condono per l’Abruzzo, sulle sanzioni e sulle penali».

L’Api fa notare come «nell’ambito dei 596,1 miliardi vi è anche la quota relativa all’Abruzzo. «Proponiamo che il parlamento», prosegue Mari Fiamma, «approvi uno specifico condono per l’Abruzzo, riguardante esclusivamente le sanzioni e le penali, applicando un interesse del 3% e prevedendo un primo acconto del 20%, con garanzia di fideiussione bancaria e assicurativa e il successivo pagamento in quattro rate semestrali della somma restante».

Sanzioni e interessi che vanno ad aggravare le somme da restituire. L’Api invita alla coesione di tutte le forze del territorio. «La proposta di un condono», evidenzia Mari Fiamma, «presuppone il coinvolgimento di tutte le parti regionali, politiche, tecniche, sindacali e datoriali, per convogliare gli sforzi nella stessa direzione, visto che è ormai chiaro il fatto che la ricostruzione dell’area del cratere è solo un problema economico, di reperimento delle risorse necessarie a far partire i lavori, e non un problema di procedure».

Mari Fiamma non ha mancato di sottolineare «il coinvolgimento dello Stato nella ricostruzione post-sisma. La rinascita del territorio colpito dal terremoto del 2009 non è un problema locale o dell’Abruzzo: è una priorità del Paese, che non può sottrarsi alle sue responsabilità. Condonare le penali e le sanzioni, sulle somme che Equitalia deve riscuotere, significa far rientrare somme ingenti, in grado di finanziare buona parte della ricostruzione».

In definitiva, dunque, un tentativo per andare incontro alle esigenze delle imprese a fronte di una mancanza di liquidità.

Monica Pelliccione

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