In aumento i poveri nell’Alto Sangro

Ecco i dati del segretariato sociale della Comunità montana Mille richieste di lavoro nel 2012 (furono 400 nel 2011)

CASTEL DI SANGRO. Si parla spesso di crisi economica e di difficoltà delle famiglie ad arrivare a fine mese, ma è solo osservando nel dettaglio i dati che emergono dalle strutture che operano in campo sociale che ci si può davvero rendere conto di come e quanto è cambiata la situazione economica di un territorio ad alta vocazione turistica come quello dell’Alto Sangro. Sono infatti più di mille le richieste di aiuto per orientamento nel settore lavorativo pervenute nell’ultimo anno allo sportello del segretario sociale attivato dalla Comunità montana dell’Alto Sangro e oltre 400 quelle per aiuti economici, di cui solo 60 prese in carico in base alle risorse economiche disponibili. Un quadro generale piuttosto allarmante, soprattutto se messo in relazione ai dati degli anni precedenti: si è passati infatti dalle 273 richieste di sostegno economico del 2009 a 405, con un crescente aumento riscontrato anche nelle domande di assistenza per minori (passate da 39 a 57 casi) e di donne in difficoltà (da 23 casi a 29).

Dai documenti in possesso del segretariato sociale emerge anche la presenza di alcune situazioni di povertà estrema che coinvolge 22 famiglie dislocate nei vari Comuni del territorio. In questi casi le richieste di aiuto hanno riguardato anche cibi, vestiti e farmaci con l’intervento, in 6 casi sui 22 registrati, anche del Tribunale dei minori. Un disagio sociale di origine soprattutto economica e collegato a una maggiore precarietà lavorativa soprattutto delle famiglie monoreddito. «Nel corso dell’ultimo biennio», si legge nei documenti, «la nota congiuntura economica di tipo recessivo si è ripercossa in maniera sostanziale sul territorio limitando la domanda e l’offerta di lavoro e aggravando la precarietà delle famiglie monoreddito con figli in età scolare». Per arginare questo fenomeno crescente la Comunità montana è intervenuta stanziando per l’anno 2012 la somma di 20mila euro per il sostegno alle famiglie in difficoltà, di cui una parte anche a carico della Regione e dei Comuni coinvolti. L’obiettivo, anche per il futuro, è quello di potenziare il sostegno alle famiglie bisognose e a rischio di emarginazione sociale con la possibilità di prevedere ricoveri in strutture specializzate per i minori allontanati dalla famiglie di appartenenza.

Claudia Sette

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