ABRUZZO IN FIAMME

Incendio sul Morrone, il sindaco di Pratola: fiamme circondate e domate

L'annuncio di Antonella Di Nino dopo due settimane di inferno: "Tenuti sotto scacco da menti criminali, ora giustizia"

PRATOLA PELIGNA. «Dopo due lunghe settimane che hanno visto bruciare le nostre amate montagne, per mano di un attacco vile condotto con rara spregiudicatezza, oggi finalmente possiamo dire che le fiamme sono state circondate e domate». Lo scrive su Facebook il sindaco di Pratola Peligna, Antonella Di Nino, in merito ai roghi che hanno devastato il monte Morrone nel parco della Majella.

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«Siamo stati tenuti sotto scacco da menti criminali, che ora la giustizia dovrà identificare e punire, per i danni incalcolabili inferti al patrimonio boschivo e naturalistico di un territorio che fa della sua vocazione ambientale un punto di forza», scrive ancora il sindaco. «Ora - afferma - per noi tutti inizia una nuova fase, una fase in cui servirà ancora il supporto ed il coraggio di tutti. Una fase in cui dobbiamo prenderci cura di una montagna ferita che necessita di essere riabilitata senza che, però, questa fase possa diventare facile obiettivo di appetiti esterni».

Abruzzo in fiamme, volontari al lavoro per una pista tagliafuoco
Tanti volontari al lavoro oggi a Roccacasale nel Parco Majella per realizzare una pista tagliafuoco. Si lotta con tanto sacrificio per sbarrare la strada al fuoco. Il video girato da Augusto De Sanctis dimostra tutto l'impegno di queste persone che hanno accolto l'appello lanciato dal Comune

Il sindaco di Pratola Peligna sottolinea quindi «il lavoro incessante dei Vigili del Fuoco, dei Carabinieri Forestali, dei Militari, della Protezione Civile e dei tantissimi volontari che hanno profuso un impegno grande e qualificato, per contrastare inneschi e roghi che colpivano alle spalle, all'improvviso e con calcolata protervia, anche quando sembrava che il fuoco fosse stato spento dopo ore di attività di contrasto a terra e con gli elicotteri Canadair ed Erickson volati sui nostri cieli a lanciare enormi quantità di acqua e speranza».