Incendio sul Morrone, volontario colpito da un masso: è grave 

Un 30enne in rianimazione, ferito durante lo spegnimento del fuoco nella zona di Passo San Leonardo. Minacciate due frazioni di Sulmona

SULMONA. Un volontario della Protezione civile di Pettorano sul Gizio, 30 anni, sposato, due figli, è stato colpito ieri sera da un masso caduto dall’alto mentre stava partecipando, insieme ad altri, alle fasi di spegnimento dell’incendio sul Morrone.
L’incidente è avvenuto nella zona di Passo San Leonardo, sempre in altura, nel territorio comunale di Pacentro. Le condizioni sono sembrate subito gravi e, dopo un primo ricovero nell’ospedale di Sulmona, l’uomo è stato trasferito urgentemente nel reparto di rianimazione dell’ospedale San Salvatore dell’Aquila visto che gli è stato riscontrato un preoccupante trauma cranico. Ora è in prognosi riservata e nelle prossime ore potrebbe essere operato in neurochirurgia.
Un fatto grave che ha funestato il difficile lavoro per contenere l’emergenza incendi che in Valle Peligna sta assumendo aspetti apocalittici. Ieri le fiamme sono tornate sul Morrone, incombendo su Sulmona verso altri paesi della. Nel tardo pomeriggio, infatti, il vento ha riattivato le fiamme sospingendole nella parte bassa del bosco fino ad arrivare a lambire le frazioni di Case Lupi e San Pietro, nel comune di Sulmona. Decisiva per i soccorsi la strada tagliafuoco realizzata in due giorni dal comune di Pratola Peligna. La strada è servita ai mezzi di soccorso per arrivare fino al fronte del rogo dove hanno potuto operare per arginare le conseguenze. Si sono viste fiamme fino a 10 metri.
Il prefetto ha avocato a sé il coordinamento delle operazioni istituendo il Centro operativo misto coinvolgendo le forze in campo. La sede resta sempre Sulmona così come restano attivi tutti i centri di coordinamento comunali. «Il passaggio dal Coc al Com significa che il prefetto, Giuseppe Linardi, assume il coordinamento delle forze, perché ormai l’emergenza incendi non riguarda il solo territorio di Sulmona ma coinvolge anche i territori limitrofi, con gli incendi divampati a Prezza e nell’area tra Anversa e Cocullo», spiega il sindaco di Sulmona, Annamaria Casini, che annuncia il potenziamento delle forze d’intervento, confermando quanto annunciato dal governatore Luciano D’Alfonso. Lo stesso sindaco ha sottolineato che, oltre uomini e mezzi, è stato innalzato anche il livello di vigilanza per prevenire il propagarsi di altri incendi che aggraverebbero le condizioni del disastro naturale già in atto dalla scorsa settimana. Anche perché ieri mattina è stato confermata l'origine dolosa dell'incendio di Prezza dopo il ritrovamento di un innesco nelle vicinanze del luogo dove si sono propagate le fiamme. Intanto, ieri pomeriggio, nuovi focolai si sono accesi tra Corfinio e Popoli come sono ripartiti con vigore gli incendi spenti domenica sera, tra Anversa e Cocullo, con le fiamme che ora lambiscono le pale eoliche, in zona Valle Cardo. Situazione che non esclude, qualora il fuoco dovesse spingersi più a valle, la chiusura del tratto autostradale sull’A/25 tra i caselli di Pratola Peligna e Cocullo. Intanto la Asl ha annunciato il potenziamento delle postazioni di rilevamento della qualità dell’aria. Saranno tre le centraline Arta, l’Agenzia regionale di tutela dell’ambiente, che da domani monitoreranno l’intera Valle Peligna invasa dal fumo degli incendi. I
l responsabile del dipartimento prevenzione e igiene ambientale della Asl, Domenico Pompei, intervenuto al vertice interforze, ha sottolineato «che la situazione è sotto controllo e per il momento non è il caso di fare allarmismo». Ieri, infine, 24 volontari sono stati recuperati da un elicottero dopo che il fuoco aveva tagliato le vie di fuga.
©RIPRODUZIONE RISERV