OMICIDIO COLPOSO PLURIMO

Inchiesta Bertolaso-bis: prima udienza il 26 maggio

L’AQUILA. Per tre volte, gli avvocati delle famiglie delle vittime del sisma del 6 aprile 2009 che si sono costituite parti civili del processo alla commissione Grandi rischi si sono opposti alla...

L’AQUILA. Per tre volte, gli avvocati delle famiglie delle vittime del sisma del 6 aprile 2009 che si sono costituite parti civili del processo alla commissione Grandi rischi si sono opposti alla richiesta di archiviazione nei confronti dell’ex capo dipartimento della Protezione civile Guido Bertolaso, indagato con le accuse di omicidio colposo e lesioni colpose in un procedimento parallelo a quello principale.

E ieri, dopo il primo deposito dell’avvocato teramano Wania Della Vigna, fatto alcune settimane fa, è stata notificata la data della fissazione di un’udienza nella quale il caso sarà discusso.

Il giudice per le indagini preliminari Giuseppe Romano Gargarella ha dunque fissato l’udienza camerale per il 26 maggio alle 9. Un’udienza nella quale molto probabilmente Bertolaso non ci sarà, ma verrà rappresentato dal suo avvocato Filippo Dinacci. Al termine dell’udienza, sentite le parti, il giudice avrà un ventaglio di opzioni. Potrebbe ritenere che il caso debba finire in archivio, oppure disporre nuove indagini o anche ordinare l’imputazione coatta. Molti legali di parte lesa, comunque, si sono defilati da quest’indagine temendo che una possibile incriminazione di Bertolaso possa avere come effetto quello di restringere ulteriormente le responsabilità della vecchia commissione se non altro per gli aspetti civili. Intanto, per restare a situazioni collaterali, in questi giorni è stato presentato il ricorso in Cassazione da parte dell’unico condannato in appello nel processo principale all’ex commissione Grandi rischi. Si tratta del ricorso di Bernardo De Bernardinis, già vicecapo della Protezione civile, al quale in secondo grado sono stati inflitti due anni di reclusione con la condizionale a fronte dei sei anni comminati dal giudice in primo grado.

Infine, il 28 aprile si dovrebbe concludere in appello uno dei processi simbolo del post-terremoto. Si tratta del crollo della Casa dello studente nel quale morirono otto giovani e molti altri restarono feriti in modo grave.

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