Inchiesta isolatori sismici, il Comune dell'Aquila chiede 2,6 milioni di danni

L’ente e il comitato 3e32 ammessi come parti civili. L’udienza preliminare è stata aggiornata all’11 luglio

L’AQUILA. L’inchiesta su presunte irregolarità circa l’adeguatezza degli isolatori sismici sistemati nel Progetto Case è alle ultime battute. Ieri il giudice per le udienze preliminari del tribunale Giuseppe Romano Gargarella ha accolto le richieste di entrare nel procedimento come parti civili da parte del Comune, che, tramite i suoi avvocati, Domenico de Nardis e Antonio Orsini, ha chiesto danni per due milioni e seicentomila euro. Accolta anche la costituzione di parte civile del Comitato «3e32» presentata dal legale Lorenzo Cappa.

Lo stesso giudice, su richiesta delle parti civili, ha disposto che la società che ha fornito gli isolatori, la Alga spa, sia da individuare come responsabile civile. L’udienza, per la discussione, è stata poi fissata per l’11 luglio.

Gli accusati di frode nelle pubbliche forniture, sulla scorta degli esiti di una perizia discussa diversi mesi fa, sono tre. Si tratta di Mauro Dolce, responsabile del procedimento del Progetto Case, Gian Michele Calvi, direttore dei lavori, e Agostino Marioni, dirigente di una delle ditte fornitrici, la Alga.

Sono uscite dall’indagine altre tre persone: Donatella Chiariotto, Bruno Michel Dupety e Mauro Scaramuzza.

L’inchiesta nacque in seguito a una segnalazione fatta da una delle ditte escluse dall’appalto nella quale si ventilavano irregolarità e ci furono inizialmente sei avvisi di garanzia. Successivamente, per chiarire i dubbi, tramite un incidente probatorio si decise di scegliere un perito al quale chiedere se e in che misura gli isolatori fossero adeguati e rispondenti ai livelli di sicurezza. Il perito Alessandro De Stefano sostenne che alcuni isolatori, quelli della Alga, non sarebbero adeguati alle esigenze. Gli imputati sono assistiti dagli avvocati Stefano Rossi, Giampiero Berti de Marinis e Alessandra Stefano.

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