Ingegneri da tutta Italia in assemblea in città 

Tre giorni di appuntamenti, oggi la visita al centro storico. Il presidente De Amicis: «Un grande onore»

L’AQUILA. In occasione del 15° anniversario del sisma che ha colpito i territori aquilani il 6 aprile 2009, l’Ordine degli Ingegneri della provincia dell’Aquila ospita l’assemblea dei presidenti degli Ordini e il Consiglio nazionale degli Ingegneri d’Italia.
«Avremmo voluto ospitare tale evento in prossimità del decennale dal sisma dell’aprile del 2009», dice il presidente dell’Ordine dell’Aquila, ingegnere Pierluigi De Amicis, «ma i problemi legati al Covid e la conseguente sospensione degli eventi in presenza hanno fatto slittare questa occasione. E l’evento si svolgerà in una città che mostra ancora le ferite del sisma, ma nella quale sono evidenti le testimonianze della caparbietà di una popolazione che convive con un territorio aspro e duro e con determinazione cerca di superare tutte le difficoltà. Il lavoro di ricostruzione sin qui svolto ci sta riconsegnando una città ricca di stratificazioni storico-culturali che testimoniano la passata grandezza e che la obbligano a reinventare un futuro innovativo e peculiare».
Nella mattinata di oggi sono inoltre previste delle visite tecniche nel centro storico, ai maggiori monumenti e ai cantieri della ricostruzione accompagnati da guide professioniste e da funzionari della Soprintendenza dell’Aquila. Per gli accompagnatori è stato inoltre organizzato un tour con guida e navetta nelle Terre della Baronia a Santo Stefano di Sessanio e Rocca Calascio. «L’occasione», continua De Amicis, «ci offre il piacere di rendere omaggio ai partecipanti di una nuovissima pubblicazione, edita con il contributo dell’Ordine degli Ingegneri della provincia dell’Aquila, che celebra la preziosa struttura progettata da Renzo Piano subito dopo il sisma e realizzata, a ridosso della zona rossa, in soli sei mesi proprio a simboleggiare la volontà dell’intera comunità di riappropriarsi degli spazi prossimi al centro storico della città. L’Aquila, con la ricostruzione, a cui si aggiunge l’ambita proclamazione a città della Cultura, sta cercando di restituire ai Comuni del comprensorio quanto ricevuto in occasione della propria fondazione. La ricostruzione del capoluogo, per evidenti motivi, ha avuto un inizio e un avanzamento sicuramente più celeri di quello delle frazioni e dei Comuni del Cratere. Ciononostante, le sinergie da tempo messe in atto sono volte allo sviluppo del territorio proprio in un’ottica di città-territorio». Domani (9,30) al Gssi l’assemblea dei presidenti.