L’Aeroporto dei Parchi chiude L’Enac: niente voli commerciali

La motivazione: «Non si è concretizzato il traffico a favore di un segmento di mercato autonomo» Di Cesare chiede le dimissioni dell’assessore Iorio. Cialente: «Non rinuncio all’idea dello scalo»

L’AQUILA. Questa volta non si tratta dell’ennesimo stop temporale. L’Enac ha disposto, con effetto immediato, la chiusura dell’Aeroporto dei Parchi «Giuliana Tamburro» al traffico aereo commerciale. Lo scalo di Preturo resta operativo solo per i voli di aviazione generale. La decisione dell’Ente nazionale per l’aviazione civile arriva a pochi giorni dall’ultimo comunicato con cui la riapertura della struttura era slittata al 18 maggio. La direzione Enac ha anche stabilito la revoca alla X-Press dell’autorizzazione ai voli commerciali. Ora dovrà essere il Comune a valutare se rescindere o meno la convenzione con la società calabrese a cui era stata affidata la gestione dell’aeroporto. Per il sindaco Massimo Cialente non si tratta di una decisione inaspettata, visto che l’autorizzazione, senza il decollo dei voli commerciali, sarebbe comunque scaduta a marzo del 2015. E annuncia che i lavori di ampliamento della pista andranno avanti, per non lasciarsi sfuggire l’occasione di rendere lo scalo funzionale all’uso della Protezione civile. Il consigliere comunale Ettore Di Cesare chiede invece le dimissioni dell’assessore Emanuela Iorio. Ma vediamo quali sono le motivazioni che hanno portato alla chiusura della struttura: innanzitutto la mancata realizzazione di collegamenti commerciali con carattere di ripetitività. «Inoltre», sottolinea l’Enac, «non si è concretizzato il traffico a favore di un segmento di mercato autonomo individuato dalla società concessionaria nel momento dell’apertura dello scalo. E i dati relativi al biennio 2013-2014 si riferiscono esclusivamente al traffico di aviazione generale, senza alcun dato significativo di aviazione commerciale». I voli per Milano sono stati cancellati per carenza di viaggiatori e quelli per Olbia non sono mai partiti. Ancora, secondo l’ente, lo scalo aquilano «non è inserito nell’elenco degli aeroporti aperti al traffico aereo commerciale, come peraltro risulta dal Piano nazionale degli aeroporti, ed è stata accertata la carenza di interesse pubblico sotto il profilo trasportistico nazionale e internazionale». Infine, «è stata disposta la revoca dell’autorizzazione all’esercizio delle attività di aviazione commerciale a favore della X-Press, in considerazione dell’assenza di tali attività sullo scalo e della mancata attuazione del programma che la società aveva presentato per il biennio 2013-2015». Il sindaco però non rinuncia al sogno di un aeroporto per la città gestito da privati: «Il fatto che lo scalo sia rimasto chiuso per quasi tutto lo scorso anno e per i primi mesi del 2015 ha giocato a sfavore. Si trattava di una sfida prematura per questo territorio. Ma resto convinto che tra dieci anni il modello possa essere riproposto e rivelarsi vincente».

Romana Scopano

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