L’antico dipinto rubato fa ritorno in parrocchia

Sparito due anni fa a Scurcola, era in casa di un avvocato-collezionista Scoperto grazie all’intuito di un brigadiere dei carabinieri in congedo

SCURCOLA MARSICANA. Era finito tra le opere di un tesoro nascosto in casa di un avvocato romano. Il prezioso dipinto che rappresenta San Francesco da Paola, rubato nel 2014 nella chiesa della Santissima Trinità di Scurcola Marsicana, è stato ritrovato grazie all’occhio attento di un carabiniere in congedo di Scurcola, il brigadiere Franco Farina, che ha assistito in televisione a un servizio giornalistico sull’operazione dei militari. I carabinieri tenevano in mano l’opera risalente al XVII secolo. Così ha chiamato subito il parroco, don Nunzio D’Orazio, che a sua volta ha contattato le autorità per recuperare il quadro. In un primo momento i militari stavano per riconsegnarlo a Sutri (Viterbo), dove era stata presentata una denuncia per il furto di un quadro simile. Don Nunzio ha poi fornito la documentazione necessaria per il riconoscimento del quadro. La tela, conservata in sagrestia, era stata strappata dalla cornice dai ladri, che erano fuggiti senza lasciare traccia. I militari della compagnia Trionfale di Roma l’hanno ritrovata nell’abitazione di un avvocato civilista di 60 anni, M.F., denunciato per ricettazione aggravata e continuata. Gli investigatori hanno fatto irruzione nella residenza del professionista a Grottarossa (Roma) trovando di tutto, dai dipinti alle anfore antiche, oltre a bassorilievi di marmo. Alle indagini hanno collaborato anche i carabinieri della stazione Monte Mario e quelli del comando carabinieri per la tutela del patrimonio culturale. Sono stati loro a scoprire lastre di marmo d’epoca romana, dipinti murali, quadri, libri sacri, crocifissi, arazzi, statue, materiali provenienti da scavi archeologici e da cimiteri, rubati non solo in Abruzzo, ma anche in Lazio, Umbria, Marche e Toscana.

Pietro Guida

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