L’Aquila, Centro turistico del Gran Sasso nel mirino della Guardia di Finanza

Blitz delle Fiamme gialle negli uffici della società partecipata del Comune. Sono stati portati via documenti, prove contabili e atti relativi a consulenze. La commissione Garanzia e controllo da tempo «indaga» sul costo enorme dei collaboratori del cda

L’AQUILA. Centro turistico del Gran Sasso nel mirino della Guardia di Finanza. Nei giorni scorsi le Fiamme gialle hanno acquisito una serie di documenti e di atti relativi a consulenze, rimborsi spese e documenti contabili del Centro turistico, società partecipata del Comune.

Gli atti portati via dalla Finanza riguardano, in sostanza, la documentazione che fa parte dell’accesso agli atti inoltrato dalla commissione Garanzia e controllo del Comune, la quale sta facendo accertamenti sui costi (ritenuti enormi) dei collaboratori del consiglio d’amministrazione e dello stesso presidente della società, Alessandro Comola.

I componenti della commissione Garanzia e controllo sostengono, in base alla documentazione a loro disposizione, che il Centro turistico del Gran Sasso avrebbe speso, in otto mesi di consulenze, circa 70mila euro. Sotto accusa, in particolare, la decisione di Comola di assumere un consulente esterno, che fa riferimento a una società di Genova.

Negli ultimi tempi la gestione del Centro turistico è stato oggetto di critiche da parte dell’opposizione in consiglio comunale, che ha più volte posto l’accento proprio sulla gestione della spa da parte degli ultimi presidenti.

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