L'Aquila, classi itineranti: rivolta al liceo musicale

I genitori: «Il problema nato dall’arrivo degli allievi del linguistico. I nostri ragazzi costretti a cambiamenti continui»

L’AQUILA. Classi itineranti, spazi ridotti, aule occupate. Ad appena una settimana dalla ripresa delle lezioni mattutine per i ragazzi del Cotugno (in parte nella propria sede di Pettino, in parte a Colle Sapone), si evidenziano le difficoltà dell’operazione voluta, forse troppo in fretta, da parte della Provincia. La convivenza “forzata” dei Licei Musicale e Linguistico, nel musp di Colle Sapone, in particolare, è già diventata molto difficile. Tanto che questa mattina una delegazione di genitori del Musicale incontrerà la preside, Fiorenza Papale, per comprendere bene i termini della questione.

«Vorremmo avere contezza di cosa sta accadendo. Da parte nostra c’è massima disponibilità, ma vorremmo quantomeno essere informati di quello che succede. Invece, ci hanno messo di fronte al fatto compiuto», spiegano alcune mamme. Il problema è nato dallo spostamento di sette classi del Linguistico nel musp del Musicale: cinque in aule che la mattina non venivano utilizzate dal liceo e altre due, invece, al piano terra dove si trovano anche le classi del Musicale. «I ragazzi che fanno attività musicale già non avevano spazi adeguati, neanche un’aula per la musica d’insieme», continuano i genitori, «adesso la situazione si è aggravata per fare spazio all’altro liceo».

Il caso emblematico sarebbe quello di una classe “itinerante”. «Sono state spostate le classi quinta e quarta, una nell’aula video, l’altra in quella di tecnologie musicali che viene utilizzata tre giorni a settimana da tutti gli studenti e dove sono stati montati i computer dopo sette anni dal terremoto», spiegano i genitori. «Quando si fanno le lezioni di tecnologie musicali la classe che la occupa, la quarta, deve spostarsi. Per tre giorni a settimana, dunque, i ragazzi sono costretti a cambiamenti continui. Tra l’altro tecnologie musicali quest’anno è terza materia d’esame».

Proprio per capire se sia possibile trovare soluzioni diverse, questa mattina i genitori incontreranno la preside: «Vorremmo la certezza che venga garantito il diritto allo studio», dicono. Intanto, anche i ragazzi del Liceo Linguistico hanno motivi di lagnanza: spesso, infatti, le lezioni sono interrotte o accompagnate da sottofondi musicali che distraggono l’attenzione.

Insomma, di giorno in giorno la convivenza tra le due scuole diventa più complicata, seppur entrambe facciano parte dello stesso istituto.

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