L'Aquila, escursionista salvato a 2mila metri grazie a un'applicazione sullo smartphone

Era scivolato per un sessantina di metri su un tratto ghiacciato del monte Sevìce, è stato individuato con il sistema di geolocalizzazione GeoResQ

L'AQUILA. E' stato individuato grazie a un'applicazione sullo smartphone e tratto in salvo a oltre 2mila metri d'altezza con il verricello dell'elicottero del 118 dell'Aquila. E' finita in serata la disavventura dell'escursionista per cui erano state avviate le ricerche dal pomeriggio di oggi, domenica 12 gennaio, da parte del Soccorso alpino.

L'uomo, 53 anni, residente a Roma, ha riportato un trauma alle gambe ed è stato trasportato all'ospedale dell'Aquila dove è stato ricoverato. Era scivolato in prossimità della Capanna Sevìce, sul monte omonimo del gruppo Sirente Velino a circa 2100 metri di altezza. Era in compagnia di altri cinque escursionisti e stava scendendo lungo un pendio lievemente innevato quando è improvvisamente è scivolato su un tratto ghiacciato ed è andato giù per una sessantina di metri.

A dare l’allarme era stata una persona che ha assistito all’incidente, servendosi dell’applicazione per smartphone GeoResQ, il servizio di geolocalizzazione e d’inoltro delle richieste di soccorso gestito dal Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico (CNSAS) e promosso dal Club Alpino Italiano (CAI). l GeoResQ consente di determinare la propria posizione geografica, di effettuare il tracciamento in tempo reale delle proprie escursioni, inoltre garantisce l’archiviazione dei propri percorsi sul portale dedicato ed in caso di necessità l’inoltro degli allarmi e delle richieste di soccorso attraverso la centrale operativa dedicata.