L’Aquila forza 9, Barrea senza scampo 

Vittoria numero 19 per la squadra di Cappellacci: poker di Maisto, a segno Catalli (doppietta), Zazzara, Arciprete, Di Norcia

L’AQUILA. «In casa della regina della classe, cadiamo rovinosamente con un perentorio 9 a 0. L Aquila non ha avuto pietà. Positive alcune buone ripartenze e l’applauso finale del pubblico nei nostri confronti. Adesso testa al Cesaproba. La scalata verso la salvezza è alla nostra portata. Ci rialzeremo».
Nell’era dei social, non poteva mancare il commento nella pagina ufficiale dell’Asd Barrea. Poche righe, come poco c’è da dire di una gara davvero senza storia. Per i rossoblù poco più di un allenamento, e neppure a ritmi troppo sostenuti. Per gli avversari, sonoramente sconfitti, un’ora e mezza di tormento, che finisce anche in anticipo perché l’arbitro decide di fischiare prima del 90’, mentre L’Aquila cerca ancora il decimo gol, la doppia cifra mai toccata finora. Per la diciannovesima vittoria di fila, L’Aquila ci mette poco, pochissimo a far capire chi comanda. Con il lusso di tenersi i titolari Di Francia, Pizzola e Carosone (reduce da un infortunio) in panchina, i rossoblù, dopo appena 22 minuti, sono già sul 5-0. Maisto fa la parte del leone e ne segna tre (e il quarto nella ripresa), poi vanno a segno Zazzara, Catalli (che fa il bis nel secondo tempo) e ancora Arciprete (40’ pt) e Di Norcia a un quarto d’ora dalla fine. E in mezzo un gol annullato, una traversa e svariate altre occasioni da rete non finalizzate. Comprese alcune parate del portiere Ricci, che uscirà, alla fine, tra gli applausi sinceri, non di scherno, insieme ai compagni. A chi giovi un campionato come questo è la domanda ricorrente che comincia a farsi largo, e non soltanto tra gli addetti ai lavori. Il divario abissale tra i rossoblù e le avversarie trasforma, di fatto, ogni confronto in una goleada. E se è vero, come dicono quelli del Barrea, che L’Aquila non ha pietà, non l’ha avuta neppure chi – tra errori, omissioni, false promesse, sottovalutazioni e altro – l’ha voluta per forza confinare in questa categoria. Detto ciò, la conferma che anche la goleada fissa, a lungo andare, paradossalmente rischia di ridurre l’interesse sul campionato, sta nel fatto che quando la partita non è “di cartello” si registra immancabilmente una flessione di spettatori. La giornata, oltre ai 9 gol e ai tre punti, regala anche altre certezze come la buona prestazione del debuttante Santarelli e l’impiego degli altri Juniores Di Norcia (in gol), Ciuffini, Micantonio e Suleman. L’Aquila torna in campo dopodomani, alle 18,30 sul campo del Villa Sant’Angelo per il recupero della prima di ritorno. Obiettivo: allungare ancora sul Pizzoli.
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