L'Aquila, il giorno di Petrocchi: il nuovo Pastore si insedia La cerimonia in diretta video

di Enrico Nardecchia
I primi passi del nuovo vescovo metropolita: prima l'omaggio davanti alla Casa dello studente, poi il corteo a piedi dalla Villa alla Basilica Collemaggio e la prima messa

L’AQUILA. Troverà tante chiese di mattoni ancora a terra ma nei cuori dei fedeli tanta speranza di rinascita. Di aria nuova. Di pagina voltata. Comincia oggi, davanti alla Casa dello studente, il ministero episcopale all’Aquila del nuovo metropolita monsignor Giuseppe Petrocchi. L’arcivescovo (il 59° della cronotassi, come ricorda una nota della diocesi, 12° arcivescovo e 5° metropolita) arriva via autostrada tra le 14,30 e le 15 e trova ad attenderlo la macchina del sindaco, segno di omaggio della comunità civile che lo accoglie nella città che porta addosso ancora intatte le ferite del sisma.

IL PROGRAMMA. Dopo una breve sosta in episcopio a Coppito, il presule, intorno alle 16,30, arriva davanti alla Casa dello studente per un momento di preghiera. Da via XX Settembre, la strada delle tante croci, Petrocchi giunge in Piazza Duomo per una «visita privata» alla cattedrale di San Massimo, dove avrebbe dovuto insediarsi. Viene accolto, sul sagrato, dai canonici dell’«amplissimo» capitolo metropolitano, e, una volta all’interno, pregherà davanti alla Croce utilizzata dai giovani della diocesi per la Via Crucis che precedette la Domenica delle Palme del 2009. I ragazzi eseguiranno un canto di benvenuto. Poi si avvia, insieme ai canonici, verso la vicina chiesa di Santa Maria del Suffragio (Anime Sante) per affidare alla Madonna l’inizio del suo ministero episcopale all’Aquila e porgere un omaggio floreale alla Salus Populi Aquilani.

IL CORTEO. Intorno alle 17,30, dall’inizio del viale di Collemaggio, davanti a Cristo Re, parte il corteo a piedi con il quale il capitolo metropolitano accompagna il presule alla Basilica di Collemaggio. Sulla parte finale del prato di Collemaggio il picchetto d’onore dell’Esercito rende gli onori militari al nuovo arcivescovo metropolita e subito dopo il sindaco rivolge il suo saluto. Quindi Petrocchi si avvia verso l’ingresso principale della Basilica, dove troverà ad attenderlo il nunzio apostolico in Italia Adriano Bernardini, l’arcivescovo amministratore apostolico Giuseppe Molinari, il vicario generale Giovanni D’Ercole, gli altri vescovi presenti (annunciati quelli di Teramo, Isernia, Sulmona, Termoli, l’amministratore apostolico di Ascoli Piceno e il nunzio a Belgrado Orlando Antonini), i canonici. Qui riceve il saluto di Molinari, il quale si toglierà la stola pastorale di Papa Pio XI, donata all’Aquila dal cardinale Carlo Confalonieri al termine del suo episcopato in diocesi, per imporla sulle spalle del nuovo metropolita. Dopo l’ingresso in Basilica inizia la processione introitale per la celebrazione con una prima parte presieduta dal nunzio in Italia Bernardini, durante la quale avverrà la presa di possesso canonico della diocesi con la lettura della bolla papale di nomina e la consegna del pastorale. A seguire inizierà la solenne concelebrazione eucaristica presieduta da Petrocchi, alla quale si uniranno molti altri sacerdoti provenienti anche da Latina e Ascoli. La Curia invita le comunità religiose, le comunità parrocchiali, le aggregazioni laicali, i fedeli, a trovarsi dalle 17,15 sul viale e sul piazzale di Collemaggio per rivolgere al presule «il caloroso benvenuto».

LA DIRETTA. La messa sarà trasmessa in diretta streaming sul sito Internet www.diocesilaquila.it. La diretta è realizzata dalla troupe di Maria Tv in collaborazione con l’ufficio Comunicazioni sociali dell’arcidiocesi.

LE VISITE. Terminata la cerimonia non sono previsti ricevimenti ufficiali, come segnale di sobrietà secondo i desideri del nuovo presule. Lunedì l’arcivescovo, dalle 10, incontra il prefetto e il sindaco. «Con questo gesto», si legge in una nota, «il neo arcivescovo intende abbracciare ancora una volta tutta la popolazione rappresentata dalle due istituzioni. Nei giorni seguenti renderà omaggio a tutte le altre istituzioni».

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