L'Aquila, il pm antimafia Capasso lascia l'incaricoIndaga su Verdini, G8 e mafia, ma niente contratto

A meno di proroghe, entro fine mese il sostituto procuratore lascerà il capoluogo abruzzese per tornare a Roma. L'accordo che le consente di lavorare in Abruzzo non è stato rinnovato. Una perdita importante per la Procura, visto l'intensificarsi dei controlli sugli appalti post terremoto

L'AQUILA. Ha indagato sul ruolo di Verdini e Fusi nel G8. È una delle prime ad aver lanciato l'allarme per le infiltrazioni delle cosche negli appalti post-sisma. Tuttavia, a meno di proroghe, il sostitiuto procuratore della Direzione investigativa antimafia, Olga Capasso dovrebbe concludere entro gennaio la sua attività presso la procura antimafia dell'Aquila. La Capasso è stata trasferita nel capoluogo abruzzese dalla Dia di Roma. L'accordo che le ha consentito di lavorare in Abruzzo scade alla fine del mese e per ora non è stato rinnovato.

La Capasso, insieme al pm Alfredo Rossini, si è occupata dell'inchiesta sugli appalti del G8 all'Aquila. Tra gli indagati, per tentato abuso d'ufficio, ci sono il coordinatore nazionale del Popolo della libertà, Denis Verdini, e il costruttore Riccardo Fusi. Nella vicenda è coinvolto anche il costruttore Ettore Barattelli. Per lui la stessa Capasso ha chiesto l'archiviazione.

Olga Capasso è stata, , insieme al pm Rossini, la prima a segnalare il rischio di infiltrazioni della criminalità organizzata negli appalti post-terremoto. Proprio alla luce della considerevole attività investigativa in corso contro le infiltrazioni mafiose all'Aquila, la perdita della Capasso è importante. In relazione all'organico, i pm aquilani ora sono più di qualche anno fa, ma il mancato rinnova del sostituto procuratore resta comunque un problema.

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