L'Aquila, inaugurazione dell'anno giudiziario Minuto di silenzio per le vittime del sisma

Si è aperta con il ricordo della vittime del terremoto del 6 aprile 2009 la cerimonia per l'inaugurazione dell'Anno giudiziario in Abruzzo. Il presidente della Corte d'Appello Canzio ha ricordato che le inchieste aperte sono 218 e che si tratto di "procedimenti epocali", sia per la rilevanza nazionale, sia per l'impegno che comportano alla magistratura abruzzese

L'AQUILA. Il terremoto all'Aquila e i grandi processi contro la pubblica amministrazione a Pescara al centro dell'attività della magistratura in Abruzzo. È quanto emerge nella relazione sull'amministrazione della giustizia in Abruzzo del presidente della Corte d'Appello Giovanni Canzio in occasione dell'inaugurazione dell'anno giudiziario che si è aperto con un minuto di raccoglimento in memoria delle vittime del sisma.

I processi e le inchieste post sisma. Canzio ha anzitutto illustrato i numeri. Sono 218 le inchieste aperte dalla procura della Repubblica dell'Aquila, per i reati di disastro colposo, omicidio colposo e lesioni colpose, in relazione ai crolli del terremoto del 6 aprile del 2009, che provocarono la morte di 308 persone.  I numero dei procedimenti per i reati contro la pubblica amministrazione aperti dalla Procura della repubblica dell'Aquila riguardanti la ricostruzione dell'Aquila, dopo il sisma del 6 aprile del 2009, sono 802: 456 aperti nel 2010 e 446 nel 2009. Canzio ha però sottolineato come si tratti di un fenomeno circoscritto: 17 i casi accertati, 'ndrangheta sopratutto, neanche l'uno per cento delle 1526 imprese che operano.

"Crolli post sisma, procedimenti epocali". "La Procura aquilana", ha affermato il presidente della Corte d'Appello, "ha affrontato e sta conducendo, con il deposito delle ultime consulenze, i diversi filoni di indagine sulle responsabilità individuali. In relazione ai casi di maggiore gravità (Casa dello studente, Facoltà di ingegneria, Ospedale, edifici condominiali) si sta conducendo la procedura degli avvisi di conclusione delle indagini o è stato richiesto i rinvio a giudizio degli imputati e sono in corso le udienze preliminari. Lo stesso è da dirsi per l'accertamento delle eventuali responsabilità a carico dei componenti della Commissione Grandi Rischi". Secondo il Presidente della Corte d'Appello "si tratta di procedimenti che, oltre ad avere rilevanza nazionale per il carattere epocale del sisma che ha colpito la città dell'Aquila, rivestono particolare interesse per la scienza penalistica, investendo la responsabilità di costruttori, amministratori e tecnici con riguardo ai profili fondamentali del rapporto di causalità e della colpa. Appare, pertanto, doveroso richiamare l'assoluta necessità, per i dirigenti e i giudici del Tribunale dell'Aquila, di predisporre tempestivamente la razionale organizzazione di siffatti processi, onde prevenire il rischio di indebiti rinvii, lentezze procedurali, soluzioni di continuità per eventuali incompatibilità o contraddittorietà delle soluzioni, in vista dell'obiettivo di un pronto e imparziale accertamento dei fatti e nel rispetto di adeguate previsioni tabellari".

Processi Pescara: tempi rapidi. Sul tribunale di Pescara Canzio ha detto di essere certo che “nei processi contro la pubblica amministrazione sarà evitata la discontinuità delle udienze e con tempi assolutamente ragionevoli. Si richiede nel 2011 una trattazione senza soluzioni di continuità perché le imputazioni riguardano persone investite di cariche pubbliche e istituzionali, anche di vertice”.

© RIPRODUZIONE RISERVATA