L'Aquila, incubo 5mila bollette per gli inquilini del Progetto Case

Le cartelle riguardano consumi di gas ed energia elettrica. Importi fino a 2.500 euro pagabili anche con 18 rate

L’AQUILA. C’è chi vanta un credito, ma anche chi dovrà sborsare fino a 2.500 euro. Sono 5.437 le bollette relative al conguaglio dei consumi di gas ed energia elettrica effettuati tra aprile del 2013 e dicembre del 2014 che arriveranno agli assegnatari del Progetto Case. I consumi sono stati ricalcolati al netto dell’acconto già emesso nel 2014 e gli importi sono in media di circa 500 euro a testa. Le maxi-bollette potranno essere rateizzate, fino a un massimo di 18 rate, di 150 euro ciascuna. È quanto previsto nella delibera del 3 giugno 2016 approvata dalla giunta comunale, la stessa in cui si fa riferimento alla problematica dei contabilizzatori da sostituire, sulla scorta della normativa dell’Unione Europea. Il Comune, in base al documento redatto dal Sed, deve recuperare, per il periodo di 18 mesi preso in considerazione, oltre 1,8 milioni di euro per i consumi del gas e 786mila euro per l’energia elettrica. In totale, verranno emesse bollette per 2 milioni e 619mila euro. In pratica, è stato deciso di «applicare anche per il periodo aprile 2013-dicembre 2014», si legge nella delibera, «il metodo di ripartizione dei consumi, per il riscaldamento e la produzione di acqua calda sanitaria, come disposto dal comma 8-quinquies dell’articolo 4 del decreto legge 133/2014, sulla base delle superfici lorde coperte degli alloggi, secondo il metodo di calcolo già approvato con delibera di giunta del 12 maggio 2015» e di applicare lo stesso metodo anche per la ripartizione dei consumi di energia elettrica condominiale del medesimo periodo, non inclusi nel calcolo 2015 in quanto ricompresi nel canone di compartecipazione. Nel dettaglio, delle 5.437 bollette in arrivo, 515 sono a credito (si tratta del 10% degli assegnatari, in genere quelli dei piani terra), 1.575 hanno un importo di 300 euro, 1.633 sono di 600 euro, 971 di 900 euro, 498 di 1.200 euro, 165 di 1.500 euro, 72 di 2.000 euro e 8 sono le bollette di 2.500 euro. Il provvedimento si è reso necessario in quanto «da maggio 2014», si legge ancora nella delibera sui conguagli, «in considerazione delle enormi problematiche riscontrate nella ripartizione sulla base delle letture dei contabilizzatori, sono stati esplorati diversi metodi alternativi di ripartizione, anche ascoltando i numerosi comitati di assegnatari, senza pervenire a un metodo soddisfacente per tutte le parti in causa». A partire da gennaio 2015 i consumi sono ripartiti per metro quadrato e periodo di occupazione e le relative fatture vengono emesse regolarmente ogni due mesi. Ma è ancora alta la morosità, pari attualmente al 44%.

Romana Scopano

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