L'Aquila, la scuola per odontotecnici offre dentiere gratis ai poveri

Iniziativa degli studenti dell’indirizzo odontotecnico del “da Vinci-Colecchi” col Centro celestiniano

L’AQUILA. Chi ha i denti non ha il pane e chi ha il pane non ha i denti, si dice. Ma gli studenti dell’istituto “da Vinci-Colecchi” sono andati oltre: hanno pensato a fare qualcosa di buono per chi non ha né pane né denti. Un po’ come il famoso “caffellatte” di Totò-Felice Sciosciammocca nell’immortale capolavoro “Miseria e nobiltà” («Noi, nel caffellatte, non ci mettiamo niente: né latte né caffè»).

E – singolare circostanza – l’idea della solidarietà alimentare largamente intesa, cioè la simpatia nei confronti di chi non riesce ad acciaccare nulla per via di problemi dentali spesso destinati a rimanere insoluti a causa dei costi inaccessibili di protesi realizzate da professionisti, nasce proprio nell’ambito di una scuola che ha il suo indirizzo principale nei settori enogastronomia e ospitalità alberghiera.

Stavolta, però, il plauso va agli odontotecnici – altro corso tra quelli proposti dall’istituto di via Monte San Rocco, guidato dalla dirigente scolastica Serenella Ottaviano – che hanno rilanciato con rinnovato entusiasmo un’iniziativa messa in campo già qualche anno fa in collaborazione con il Centro celestiniano.

L’istituto, coinvolto a tutti i livelli, intende mettere a disposizione le proprie competenze allo scopo di fornire protesi dentarie a coloro che non possono permettersi di spendere soldi che non hanno. «Duplice il valore dell’esperienza per le studentesse e gli studenti», commenta la preside Ottaviano, «acquisire professionalità e mettersi a servizio del prossimo. La pluriennale esperienza dei docenti e del personale tecnico dell’istituto garantirà la realizzazione di prodotti di qualità».

Già c’è una lista d’attesa di potenziali pazienti dei giovani odontotecnici dell’istituto aquilano. Si tratta di persone che hanno chiesto aiuto al Centro celestiniano, a quella mensa che, per questa determinata categoria, rischia di diventare inaccessibile per motivi “tecnici”. Ora ci penseranno gli allievi del “da Vinci”, che faranno delle “macchine” efficaci almeno quanto quelle del Leonardo che dà il nome alla scuola. E una volta montate le protesi, c’è da giurarci che il passaggio successivo sarà un bel pranzo con i pazienti risanati, gli odontotecnici generosi e gli apprezzati colleghi cuochi della stessa scuola.

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