L’Aquila, mancati pagamenti agli albergatori è scontro Pd-Chiodi

Lolli e Pezzopane attaccano: la Regione si dia una mossa. Il presidente ribatte: i ritardi imputabili a chi oggi critica

L’AQUILA. Sui mancati pagamenti agli albergatori per l’accoglienza ai terremotati si riaccende lo scontro tra il Pd e il presidente della Regione, nonché ex commissario per la ricostruzione Gianni Chiodi.

«Il grido d’allarme lanciato da Federalberghi-L’Aquila merita una risposta immediata», attaccano Giovanni Lolli e Ste fania Pezzopane, candidati del Pd rispettivamente alla Camera e al Senato. «Il gran parlatore Chiodi almeno su questo si dia una mossa. Da parte nostra c’è pieno sostegno alla battaglia degli albergatori per il pagamento degli arretrati dovuti per l’ospitalità ai terremotati. Parliamo di imprese che rischiano di chiudere e di lavoratori sul punto di perdere il posto. La Regione onori gli impegni: non dimentichiamoci che si tratta di strutture che hanno garantito ospitalità a migliaia di persone in quei giorni terribili, e che in molti casi ancora continuano a farlo. Il problema non può più essere eluso, è parte integrante della grande questione della crisi dell’occupazione nel nostro territorio che le istituzioni devono affrontare, non contribuire ad aggravare».

Immediata la replica di Chiodi che getta sul Pd la responsabilità del “pasticcio”. «Qualche candidato Pd alle prossime elezioni», afferma, «mi sollecita a pagare gli albergatori, dimenticando che senza la legge dello scorso agosto, fortemente voluta e misticamente ispirata proprio da loro con l’aggiunta di rinforzi locali e romani, gli operatori sarebbero già stati pagati a settembre 2012. Questo le rappresentanze delle categorie lo sanno, poiché a settembre 2012 i mandati di pagamento erano già stati portati alla Banca d’Italia. Da allora avrebbe dovuto pagare l’ente ordinario. Chi? La Regione? Le Province? I Comuni? Il Governo? Solo a dicembre il governo ha sciolto il dubbio, ai primi di febbraio ha fatto il decreto e da qualche giorno i soldi sono nelle casse regionali. La Regione è partita da lunedì, ma senza il personale che se ne è sempre occupato. Faremo tutto il possibile per pagare entro 5-6 settimane, ma non accetto che i responsabili del disastro del blocco quasi totale della ricostruzione mi vengano addirittura a spronare a fare ciò che loro non mi hanno permesso di fare».

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