L'Aquila, sequestro ai furbetti della ricostruzione

La Finanza mette i sigilli a un immobile e ai conti di due aquilani (per un valore complessivo di 140mila euro) a due aquilani che avrebbero percepito i finanziamenti post sisma per una falsa abitazione principale

L'AQUILA. Sequestri ai furbetti del terremoto. La guardia di finanza ha sequestrato un immobile e conti correnti bancari per un valore complessivo di oltre 140mila euro a due aquilani di 54 anni _ lei, S.R. la padrona di casa e lui M.G., tecnico geometra _ per indebita percezione di contributi pubblici in danno del Comune nell’ambito della ricostruzione privata post sisma del 6 aprile 2009. I finanzieri del Nucleo di Polizia Tributaria di L’Aquila hanno eseguito un provvedimento del giudice per le indagini preliminari del Tribunale dell’Aquila, Guendalina Buccella, su richiesta del pubblico ministero Fabio Picuti. Le indagini svolte dal Nucleo di polizia tributaria avrebbero accertato che S.R. , dietro la presentazione di false attestazioni, ha ottenuto un contributo pubblico finalizzato all’acquisto di una abitazione sostitutiva a quella danneggiata dal sisma. In particolare, è stato riscontrato che l’immobile per il quale era stato richiesto il contributo, contrariamente a quanto dichiarato da S.R., non possedeva il previsto requisito di “abitazione principale”; Era inoltre stata presentata una perizia di stima – redatta dal tecnico M.G., – con la quale era stato attestato anche un valore dell’immobile superiore a quello reale. Tutto finalizzato alla concessione del contributo pubblico di circa 140mila euro.