L'Aquila, tentata truffa coi fondi del sismaL'accusa al vescovo: "False informazioni al Pm"

L'avviso di garanzia al vescovo ausiliare nell’inchiesta sulla fondazione della Curia per la presunta truffa coi finanziamenti per il sociale: avrebbe fornito false informazioni al pm e ha rivelato segreti inerenti a un procedimento penale

L'AQUILA. Ha fornito false informazioni al pm e ha rivelato segreti inerenti a un procedimento penale. Queste le accuse contenute nei tre fogli di avviso di garanzia che ieri mattina sono stati notificati al vescovo ausiliare dell'Aquila monsignor Giovanni D'Ercole. I reati contestati si iscrivono nell'ambito dell'inchiesta sulla tentata truffa ai danni dello Stato perpetrata attraverso la Fondazione Abruzzo solidarietà e sviluppo di cui a lungo i vescovi D'Ercole e Molinari sono stati a capo.

Indagato anche il vescovo D'Ercole

Il vescovo indagato ha affidato a poche righe di comunicato la sua riflessione: «Con dispiacere, ho ricevuto ieri un avviso di garanzia nel quale mi si accusa di non aver detto la verità al giudice quando sono stato ascoltato come persona informata e di aver comunicato notizie riservate a persona indagata. Posso solo ribadire la mia sincerità, confermare che ho piena fiducia nella Magistratura e che, pertanto, quando sarò ascoltato nuovamente avrò modo di chiarire tutto e di dimostrare la mia perfetta buona fede. Sono grato a tutti coloro che in questo momento mi sono vicini.

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