L'Aquila, trovato un arsenale militare dentro la casa di una giovane tenente

Nei guai Giada Di Lenardo, ventiseienne originaria di Resia, del nono reggimento alpini

L’AQUILA. Le perquisiscono la casa e trovano un piccolo arsenale militare. A finire nel mirino dei carabinieri del Nucleo investigativo di Udine però, non è stato un cittadino come gli altri, ma un tenente dell’Esercito, appartenente al 9º Reggimento alpini di stanza all’Aquila. Giada Di Lenardo, ventiseienne originaria di Resia, è finita nei guai per detenzione impropria di una mina anticarro e di una serie di munizioni marchiate Nato. Per questo è stata denunciata alle autorità militari, che, in attesa di vagliare la sua posizione, l’hanno sospesa dal servizio. La perquisizione dei carabinieri di Udine è avvenuta lo scorso 9 dicembre. Gli uomini dell’Arma hanno setacciato l’abitazione della madre del giovane tenente rinvenendo una mina anticarro da esercitazione (che, se riempita con polvere da sparo, può essere innescata) e cinquanta proiettili 9x19 mm Parabellum marchiati Nato, in uso alle forze armate italiane. Materiale che non può essere detenuto in abitazioni private. L’indagine è partita dall’Aquila, dove si sta cercando di appurare chi possa averla aiutata».