L'Aquila, Vecchioni ai liceali: "Amate il greco e capirete la vita"

Il cantautore in città per presentare il suo ultimo libro: "Non importa quanto si vive ma con quanta luce dentro"

L’AQUILA. «Amore, fiducia, dolore, destino, caos, libertà, ricerca. Tutto fa parte del mondo che ci circonda e tutto ci viene dal mondo greco. Tutti i grandi scrittori hanno ripreso le tematiche del mondo greco, i musicisti hanno ripreso le note dagli accenti della lingua e i ballerini hanno ballato sui ritmi di quegli accenti. Dal rock fino al tango».

Ha esordito così, ieri mattina, il cantautore Roberto Vecchioni, davanti alla gremita platea di studenti del Liceo Classico Cotugno dell’Aquila. Presenti anche gli studenti dello Scientifico, dell’istituto di Scienze umane e dell’Artistico. L’occasione era la presentazione del suo libro “Il mercante di luce”, edito da Einaudi, poi illustrato all’auditorium del Parco, dove si è registrato il pienone. «Oggi più che il cantante abbiamo con noi il professore e lo scrittore», ha introdotto, visibilmente emozionata, la dirigente scolastica Fiorenza Papale. Occhi fissi e attenzione sempre tesa da parte dei tanti studenti che in un lungo incontro, grazie alla dialettica affabile del professore, hanno conosciuto un po’ meglio i protagonisti dei versi lirici e tragici greci, che «da sempre illuminano ogni cosa» ma anche l’amore tormentato e immortale della poetessa Saffo. Nella copertina del libro, proiettata dietro la cattedra, si legge: “Non importa quanto si vive ma con quanta luce dentro”. Ed è in queste poche parole che Vecchioni ha voluto racchiudere la sua opera, che quando portò per la prima volta alla casa editrice non convinse subito. «Mi dissero: “E chi lo compra un libro che parla di letteratura greca?”. Poi spiegai che in quel romanzo passavano le emozioni vissute con mio figlio, che ha una malattia grave. L’uomo è nato per vivere nella luce e non nel buio. E il libro ha venduto 100mila copie».

L'Aquila, Vecchioni in cattedra al liceo Cotugno
Ecco una parte della "lezione" tenuta dal cantautore davanti agli studenti aquilani (video di Raniero Pizzi)

«Alle persone che vi dicono: “A cosa serve il greco? È una lingua morta che non si parla più, studiarlo cosa conta?”, voi rispondete senza paura: “Cosa conti tu che non l’hai fatto”», ha concluso il professor Vecchioni, «se non hai studiato il greco, farai mille cose nella vita ma non saprai mai il perché lo fai, avrai solo il come». (m.t.)

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