L'Aquila, via agli sfratti per chi non paga affitti e utenze nelle case del post terremoto

Progetto Case, Map e Fondo immobiliare, il Comune annuncia il giro di vite L’assessore De Santis: morosità intollerabile, un danno per le casse municipali

L’AQUILA. Tempo scaduto per i morosi che vivono negli alloggi del Progetto Case, nei Map o negli appartamenti del Fondo immobiliare. L’assessore Lelio De Santis, dopo avere lanciato appelli alla ragionevolezza, aver dato la disponibilità alla rateizzazione delle somme dovute e aver inviato centinaia di notifiche agli assegnatari degli alloggi antisismici, ora ha deciso di passare alle vie di fatto. E di andare avanti con la risoluzione del rapporto locativo per i morosi totali. Dopo un’ultima consultazione con i dirigenti dei settori, investiti a vario titolo del problema, De Santis punta ora a dare un segnale forte e inequivocabile, ovvero lo sfratto, a chi continua imperterrito a non pagare l’affitto o le utenze. Un numero enorme di nuclei familiari «fuori legge», per il Comune. Dai dati forniti dallo stesso assessorato al Bilancio, a non aver mai pagato l’affitto – nonostante i solleciti e le ingiunzioni – sono circa 450 nuclei familiari e il numero sale a quota 1500 per quel che riguarda le utenze.

«Nelle diverse riunioni avute nel tentativo di risolvere la questione», ha dichiarato l’assessore De Santis, «c’è stato sempre chi consigliava di evitare il ricorso a misure pesanti. Ma far finta di nulla non è nel mio stile. I cittadini in questione hanno avuto tempo e modo per mettersi in regola. Lo scorso mese di marzo abbiamo approvato una delibera che consentiva la rateizzazione degli importi arretrati. Qualcuno ha cominciato a pagare, altri invece non si sono neppure presentati nei nostri uffici». Una situazione non più tollerabile per l’assessore al Bilancio che si trova a dover fronteggiare un mare di debiti dovuti proprio ai mancati pagamenti di fitti e utenze. Da qui il giro di vite. De Santis, che ha anche la delega della gestione amministrativa e contabile degli alloggi antisismici, in una nota inviata a vari dirigenti (tra questi Vittorio Fabrizi e l’avvocato Domenico de Nardis), ha chiesto «ad ognuno, per la propria competenza, e di concerto, di provvedere ad adottare le necessarie azioni risolutive nei confronti di tutti i morosi assoluti, dopo l’infruttuosa notifica del sollecito di pagamento. Non è più tollerabile che migliaia di inquilini non abbiano mai pagato per anni il canone di compartecipazione o il consumo delle utenze, i cui costi non possono gravare sulle casse comunali. Ritengo doveroso», ha scritto ancora De Santis, «dare subito un segnale concreto, con la risoluzione del rapporto locativo per i morosi totali. Il problema è complesso e le posizioni sono diversificate. Ma nei confronti dei morosi totali non può più valere alcuna giustificazione e, di conseguenza, l’amministrazione comunale ritiene urgente il superamento di tale situazione anomala».

Sin qui De Santis che ieri, forte anche della posizione dell’avvocatura, ha deciso di passare alla linea dura.

«L’avvocato de Nardis ha confermato che il mancato puntuale pagamento della somma ingiuntiva determinerà, in via consequenziale e con immediatezza, l’emanazione della revoca dell’assegnazione dell’alloggio e l’ordine di sgombero», ha detto l’assessore, per poi aggiungere, inoltre, che «l’avvocato de Nardis ha ricordato anche che la Procura della Corte dei Conti ha già utilizzato l’argomento dei mancati sfratti per morosità come ipotetica causa di responsabilità e danno erariale».

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