L’arcivescovo: la Chiesa sia sempre più credibile

Duecento persone hanno partecipato ieri mattina all’Assemblea diocesana Petrocchi: valorizzeremo il «genio femminile» nell’attività pastorale

Anche quest’anno la sala convegni dell’Istituto Immacolata Concezione di San Gregorio ha fatto fatica a contenere i numerosi rappresentanti delle parrocchie della diocesi in occasione dell’assemblea diocesana. Per il secondo anno, più di duecento persone hanno risposto alla convocazione fatta dall’arcivescovo Petrocchi, tramite i parroci, ai fedeli aquilani. L’assemblea è stata aperta da una riflessione dell’arcivescovo sul tema «Cambiarsi per cambiare. Dinamiche di comunione e missione nella Chiesa Aquilana». La missione della Chiesa, ha sottolineato Petrocchi, è «mistero di comunione trinitaria in tensione missionaria». E non le ha mandate a dire da nessuno quando ha ricordato che la comunione, l’unità ogni volta che viene offesa nella Chiesa, da chiunque, questi commette un peccato mortale. C’è bisogno, dunque, di essere «persone di comunione» altrimenti non si è più Chiesa ma, secondo l’espressione usata da Papa Francesco all’indomani della sua elezione, si diventa una «Ong pietosa». Una Chiesa non può essere in missione se non è in comunione, se non vive le dinamiche proprie dell’essenza del Dio Trinità che è comunione tra Padre, Figlio e Spirito Santo. Solo così la Chiesa può diventare lievito per la costruzione della città degli uomini. Solo così una Chiesa può diventare missionaria. La vera comunione, infatti, non può non essere missionaria. «I cristiani aquilani siano allora buoni cittadini», ha esortato il vescovo, «la Chiesa sia scuola di comunione per il bene di tutta la città». Una città che ha vissuto non solo il dramma del terremoto ma che continua a vivere i «terremoti- dopo» cioè quelle «onde sismiche» (spirituali, psicologiche, sociali...), che dal 6 aprile del 2009 continuano a propagarsi negli animi degli aquilani. Nella seconda parte della mattinata si è aperto il confronto franco, sincero «senza anestetici» come usa dire monsignor Petrocchi, sulla situazione della Chiesa Aquilana, con l’obiettivo di diventare sempre più una presenza credibile nel territorio in cui vive. E il confronto è stato vivace, soprattutto sulle sfide pastorali della diocesi. In un periodo in cui si sta programmando la vita diocesana, ognuno ha avuto la possibilità di dire la propria opinione liberamente. Dopo la pausa pranzo i convenuti si sono divisi in gruppi, secondo la forania di appartenenza, per un confronto su quanto detto dall’arcivescovo nella mattinata. Un rappresentante per ogni forania ha poi riportato in assemblea ciò che è emerso nei vari gruppi di lavoro. Nel concludere l’incontro monsignor Petrocchi, riprendendo l’insegnamento di San Giovanni Paolo II nella «Mulieris Dignitatem», ha detto che intenderà valorizzare il «genio femminile» nell’attività pastorale. Le donne a pieno titolo dovranno partecipare alla missione della Chiesa Aquilana che sempre più dovrà imparare a «veder al plurale» cioè a crescere nel comune sentire, nel comune vedere e nel comune operare. A tutti i partecipanti, infine, è stata consegnata una copia dell’Agenda diocesana (reperibile in parrocchia oppure sul sito www.diocesilaquila.it) che dallo scorso anno segna il ritmo della vita pastorale della Chiesa aquilana.

Nello sfogliare le pagine si evince chiaramente che un grande impegno riguarderà la formazione dei cattolici aquilani.

*parroco di Pizzoli