L'Avezzano che fu rivive su Facebook

Il social network accoglie foto e ricordi di “Avezzano sparita”: tremila gli iscritti

AVEZZANO. C’è il primo ospedale su via monte Velino. Si vede il corteo di benvenuto al ministro Amintore Fanfani davanti al cinema Impero, negli anni della riforma agraria. Ci sono le acconciature di Spartaco Micci, storico parrucchiere di via Marconi. E poi la foto di piazza Risorgimento, con la prima edicola in legno e senza la fontana. Fa bella mostra il mosaico rosso e blu con la scritta “Lievito Angelo”, che era il tappettino del negozio di alimentari delle sorelle Camathias. Ed ecco anche i fondatori di radio Antenna Futura, emozionati davanti ai microfoni. Tutto questo e tanto altro sulla pagina Facebook di “Avezzano Sparita”, nata dall’iniziativa di un avezzanese doc, Maurizio De Santis. «L’idea è venuta subito dopo la ricorrenza del terremoto del 1915, dello scorso gennaio» racconta De Santis «spesso ho pensato che i miei due figli non sapevano quasi niente di come la loro città era prima del terremoto, un evento che ha totalmente devastato la città di Avezzano. E come loro, molti altri giovani non si rendono conto di come questa città era ed è invece oggi».

E così, per gioco, è nato il primo account, con oltre duemila iscritti nel giro di pochi mesi. Oggi sono circa mille di più e così l’idea di creare una seconda pagina, accessibile con un semplice click sul “mi piace”.

Decine le foto postate e centinaia i commenti degli avezzanesi che con un veloce passaparola hanno cominciato a condividere ricordi, immagini e aneddoti. «Una città si riconosce anche attraverso la propria memoria storica» continua De Santis «ma in città non ci sono punti da visitare per chi voglia sapere com’era nel passato. Su internet invece l’operazione di raccolta è stata veloce e con le testimonianze e i racconti di chi segue la pagina ho accumulato una grande quantità di informazioni».

Scorrendo le foto in effetti non sarà difficile per gli avezzanesi di tutte le età ripercorrere le strade della memoria. Ed è bello rivedere anche i personaggi che hanno fatto la storia di una comunità, come il mitico Ciccio, titolare del locale sotto ai portici in piazza. Così, ancora una volta, al social network Facebook viene chiesto di fare da punto di incontro tra passato e futuro. Con il sogno che tutto il materiale raccolto, un giorno, possa essere catalogato. Per diventare anche un piccolo patrimonio dei cittadini di Avezzano.

Magda Tirabassi

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