«L’ex Optimes non era di Gallucci»

Affitti Ateneo, una sentenza afferma che appartiene al Nucleo industriale

L’AQUILA. I canoni pagati dall’Università nel post-sisma alla ditta Gallucci per l’affitto dei locali ex Optimes (tema del quale si è discusso giovedì scorso nel processo all’ex rettore Ferdinando di Orio) spettavano al Consorzio per lo sviluppo del nucleo industriale. Lo afferma una sentenza (appellata) di un anno e mezzo fa, già evocata nella recente udienza penale, nella quale il presidente del tribunale Ciro Riviezzo afferma che l’acquisto dell’ex Optimes da parte della società Gallucci «è privo di qualsiasi effetto giuridico». Il legittimo proprietario di quell’immobile è il Consorzio industriale, che quindi ha diritto a vedersi corrisposti i canoni di locazione da parte dell’Università. Una sentenza dagli effetti devastanti. Avendo l’Ateneo pagato a Gallucci oltre un milione e mezzo di euro per i lavori necessari, a fronte del minor valore di 999mila euro, la società fu condannata a restituire all’Ateneo l’eccedenza pari a 538mila euro. Quanto alla domanda del Consorzio nella «quale chiede la condanna della Gallucci alla restituzione dei canoni locatizi fino al luglio 2011, essa va accolta in quanto la società resistente, nonostante la soccombenza dinanzi al Consiglio di Stato, ha continuato a percepire i canoni dell’Università». Secondo il giudice la società Gallucci, da un certo periodo in poi, «era consapevole di non avere avuto mai titolo per percepire i canoni di locazione da parte dell’Università dell’Aquila».

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