L’ex Reiss Romoli diventa un campus universitario

La struttura potrà mettere a disposizione duecento alloggi per gli studenti Adriani (portavoce della proprietà): «Un’offerta logistica di grande livello»

L’AQUILA. L’ex Reiss Romoli sta per diventare un campus universitario privato. Lo ha deciso la proprietà della struttura, d’intesa con il consulente immobiliari che ne cura gli interessi, Sergio Adriani, visti gli intenti andati a vuoto di cederla all’Ateneo aquilano, Comune o altri enti locali. E questo a fronte di un prezzo dimezzato di offerta rispetto al valore reale che si aggira sui 50 milioni.

L’ex Reiss Romoli è in grado di mettere a disposizione degli studenti circa 200 alloggi arredati e con bagni a disposizione. Naturalmente questo comporterà una spesa per la proprietà ma, al momento, è l’unica possibilità per evitare che la struttura vada in malora. La spesa per gli studenti sarà di 350 euro al mese. La struttura, del resto, è immensa e si presta a determinati usi. Si estende su 170mila metri quadrati e possiede impianti sportivi: cinque campi da tennis, uno di calcio, una struttura polivalente, un campo di bocce, un percorso vita, piscina e un paio di palestre.

«La centralità della struttura», dice Adriani, «sta nel fatto che ora, a causa del sisma, l’area di Coppito, dove sorge l’ex Reiss Romoli, è divenuta un punto di riferimento importante con la fermata dell’autobus e un enorme parcheggio a disposizione. Inoltre la vicinanza con il casello autostradale ha la sua rilevanza per i tanti studenti o docenti che arrivano da fuori».

La decisione sembra ormai inequivocabile posto che il mancato utilizzo sarebbe una rovina. Le idee che si erano presentate negli ultimi mesi per arrivare a una nuova destinazione dell’immobile erano tante: una sede della Telecom, un polo unico per il Comune, una naturale collocazione per l’Università e un centro culturale ma finora non si è mai stati vicini a un accordo. Inoltre è restato solo sulla carta il progetto di investimenti immobiliari per parecchie decine di milioni che voleva fare l’Inail. Secondo Adriani la presenza di almeno duecento posti letto avrebbe anche come effetto quello di calmierare il mercato degli affitti per gli alloggi degli universitari ed è un offerta di qualità. La struttura venne realizzata negli anni Settanta e intitolata a Guglielmo Reiss Romoli, grande dirigente d’azienda triestino morto nel 1961. Fu per molti anni un importante centro di alta formazione per dirigenti e tecnici della Telecom. Poi la scuola, che negli anni successivi prese il nome di Tils (Teleco, Italian Learning Service) venne piano piano smantellata. Una perdita notevole per il prestigio della città. In tempi relativamente lontani ci furono interessi per l’acquisto di gruppi imprenditoriali di un certo livello quali «Europa risorse», società di gestione del risparmio e la «Fabrica» che vede tra gli azionisti la famiglia Caltagirone e il Monte dei Paschi di Siena, solo per fare qualche nome.

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