L’inchiesta vira su cooperative e parentele 

Nel mirino gli affidamenti comunali dei servizi con una delibera di giunta. I carabinieri completano l’acquisizione degli atti

CAPISTRELLO. C’è una delibera, la numero 16 del 16 febbraio 2017, avente ad oggetto “l’atto di indirizzo per la gestione di servizi mediante convenzioni con cooperative sociali di tipo B”, finita sotto la lente della Procura di Avezzano. È quella con la quale la giunta comunale di Capistrello ha affidato una serie di servizi alle cooperative Lybra e Colap, la prima con sede a Capistrello, l’altra a Balsorano.
L’inchiesta su appalti e affidamenti fatti dal Comune della Valle Roveto si concentra sul provvedimento di inizio anno e su alcuni rapporti di parentela fra gli amministratori e i rappresentanti delle cooperative in questione. Si sta cercando di appurare se siano state commesse delle irregolarità o se, come sostengono i rappresentanti della giunta, tutto sia stato fatto con la massima trasparenza e nel rispetto della legge. Il sospetto degli inquirenti è che non ci dovesse essere un affidamento diretto ma si dovesse ricorrere a una selezione. Un sospetto, per ora.
I carabinieri di Tagliacozzo, nel frattempo, hanno completato l’acquisizione negli uffici del municipio di Capistrello. Un rapporto è stato depositato negli uffici giudiziari di via Corradini.
Non risultano persone iscritte nel registro degli indagati, né tantomeno si ipotizzano reati a carico di amministratori comunali o di rappresentanti di società interessate dagli appalti.
L’inchiesta è coordinata dal sostituto procuratore Roberto Savelli e le indagini sono portate avanti dal capitano dei carabinieri di Tagliacozzo, Edoardo Commandè. Gli appalti nel mirino della Procura sono dieci e riguardano i lavori di rifacimento di piazza Caduti del Lavoro e piazza Fontevecchia, gli interventi in piazza Risorgimento, la riqualificazione dei cimiteri (Nuovo e Vecchio), il ripristino dei marciapiedi in via Roma. E, ancora, le operazioni compiute in seguito allo straripamento del torrente Raffia, i lavori di ristrutturazione del Palazzo comunale, l’adeguamento della scuola media Sabin, i lavori per la realizzazione della rotatoria fra via Roma, via Mameli, via Giberghe e via Regina Margherita. Altra acquisizione ha riguardato gli interventi relativi al rischio idrogeologico del monte Arezzo.
E poi ci sono le indagini che toccano le cooperative Lybra e Colap con la delibera del 16 febbraio.
Si stanno ricostruendo anche i rapporti fra il Comune di Capistrello e la Centrale unica di committenza ad Avezzano.
Tutti gli atti sono pubblici e si trovano nell’albo pretorio del Comune. Come ha recentemente evidenziato il sindaco di Capistrello, Francesco Ciciotti, che si dice tranquillo, al pari degli altri amministratori comunali. «Abbiamo lavorato con trasparenza e chi ci ha preceduto non ha svolto mai il lavoro che stiamo svolgendo noi», le parole di Ciciotti al Centro, «evidentemente questo tipo di politica e il rispetto delle regole non piacciono a molta gente. Ho il voltastomaco verso chi vuole del male a questo paese».
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