L'ombra della droga, sul giovane sulmonese morto in Liguria

Del Monaco, l’amico di Colabrese, indagato per spaccio: nuovo fascicolo dopo la deposizione dai carabinieri

SULMONA. C’è l’ombra della droga dietro il delitto di Giuseppe Colabrese, il 27enne di Sulmona scomparso dall’inizio di agosto e trovato morto tre mesi dopo in un bosco in Liguria. Francesco Del Monaco, l’amico che per ultimo avrebbe visto in vita Colabrese, è indagato per spaccio. Un secondo fascicolo che potrebbe far emergere scomode verità è stato aperto dalla Procura di La Spezia dopo quello che ipotizza l’omicidio volontario e l’occultamento di cadavere.

Due fascicoli per una stessa indagine che mira sia a ricostruire gli ultimi giorni di vita di Colabrese che a dare un volto al suo assassino.

Francesco Del Monaco, 24 anni, anch’egli di Sulmona, ha lasciato la caserma dei carabinieri “Salvo D’Acquisto” della Spezia, per fare rientro in Valle Peligna, dopo una lunga deposizione. Si era presentato dai militari in Liguria, in compagnia dei genitori, convocato per chiarire alcuni aspetti che riguardano la sparizione di Colabrese.

Davanti al sostituto procuratore Claudia Merlino, titolare dell’inchiesta, e ai carabinieri del nucleo investigativo della Spezia, Del Monaco avrebbe riferito alcuni particolari relativi a un presunto traffico di droga tra l’Abruzzo e la Liguria. Dichiarazioni che getterebbero nuovi e più inquietanti interrogativi su tutta la misteriosa vicenda.

Sempre l’amico di Colabrese, che ha manifestato l’intenzione di voler collaborare con gli inquirenti alla ricerca della verità, ha ricostruito nuovamente gli ultimi giorni trascorsi con il 27enne, prima della sua misteriosa scomparsa. Avrebbe visto Colabrese il 4 agosto scorso, dopo averlo lasciato alla stazione di Genova Principe. Da allora nessun contatto.

I carabinieri hanno eseguito una perquisizione in un’abitazione nel paese di Cerri, in provincia di La Spezia, di proprietà di alcuni familiari di Del Monaco, a non più di trecento metri in linea d’aria dal bosco dove è stato ritrovato il corpo senza vita di Colabrese. Si tratta di una casa utilizzata dai proprietari solo per le vacanze, nella quale il ragazzo di Sulmona, stando a indiscrezioni raccolte in paese, avrebbe vissuto nei mesi durante i quali ha frequentato il Polo universitario e dove lo stesso Colabrese potrebbe essere stato ospitato in occasione di precedenti soggiorni nello Spezzino.

Nel frattempo, un nuovo sopralluogo è stato eseguito dagli inquirenti nel bosco di Canarbino dove è stato gettato il corpo di Colabrese. Ispezione che ha visto la partecipazione anche dell’entomologa Valentina Bugelli, dell’università di Pisa, incaricata dal pm Merlino. Il delitto sarebbe avvenuto altrove e qualcuno si è liberato del corpo nella speranza di farlo sparire per sempre. Il casuale ritrovamento compiuto da alcuni cacciatori ha fatto saltare ogni piano. Gli esami radiografici sul corpo di Colabrese hanno confermato che il giovane è stato ucciso con un violento colpo in testa. Dagli accertamenti dei tabulati telefonici – il cellulare di Colabrese è sparito, insieme ai suoi bagagli – potrebbero emergere altri particolari sugli spostamenti del 27enne. Oltre a Del Monaco chi altri ha avuto contatti con il giovane?

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